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Fertilità a rischio d’estate: i consigli per lui

La parola all'esperto

Sanihelp.it – Gli elementi che possono influenzare la capacità riproduttiva maschile sono vari e uno dei principali è rappresentato dagli shock termici a livello dei genitali. La temperatura intratesticolare elevata può avere effetti negativi sulla spermatogenesi e lo stress termico estrinseco allo scroto potrebbe causare alterazioni nella qualità del seme – diminuzione del numero totale di spermatozoi, della loro concentrazione e motilità – e sulla sua capacità riproduttiva.


«Affinché la spermatogenesi normale prosegua, la temperatura scrotale dovrebbe essere inferiore di 2,2°C rispetto a quella intra-addominale. La temperatura ideale per la formazione degli spermatozoi è di 34,5 gradi e un aumento anche di solo un decimo di grado all'interno dei testicoli determina un rallentamento della formazione degli spermatozoi, con conseguente diminuzione della fertilità», spiega Mario Mignini Renzini, Direttore Medico del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi e Responsabile dell'Unità Operativa di Ginecologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato.

Uno studio pubblicato da Asian Journal of Andrology ha indagato l’effetto del calore sulla fertilità maschile. La ricerca è stata condotta su 20 uomini di età compresa tra i 22 e i 45 anni sottoposti a riscaldamento testicolare. Dai risultati ottenuti si è osservata una diminuzione del numero totale di spermatozoi, della loro concentrazione e motilità. Inoltre, si è rilevato un incremento della percentuale di spermatozoi che, a causa del calore, presentavano frammentazione del DNA.

Analisi condotte alla sedicesima settimana dello studio hanno però dimostrato la reversibilità del processo: i partecipanti allo studio hanno manifestato valori simili a quelli di inizio trattamento. Durante la stagione estiva si possono registrare significativi innalzamenti delle temperature e, nonostante l'apparato riproduttivo maschile sia in grado di termoregolazione spontanea, alcune abitudini di vita e piccoli accorgimenti possono aiutare gli aspiranti papà a proteggere la loro fertilità.

«Il primo consiglio è di evitare indumenti troppo stretti come i jeans aderenti, che possono impedire la giusta dispersione termica dei testicoli e mantenere il costume bagnato nelle ore più calde della giornata, se trascorse in spiaggia – spiega il dottore – Inoltre è importante evitare la sedentarietà, che non permette una corretta dissipazione del calore, e alcune pratiche sportive, come il ciclismo, che creano una condizione di costrizione dei genitali maschili.

Per quanto riguarda la biancheria intima, secondo una ricerca pubblicata su Human Reproduction, gli uomini che indossano boxer hanno una più alta concentrazione di spermatozoi rispetto a coloro che indossano biancheria intima aderente. L’utilizzo di slip attillati determina un aumento della temperatura dei testicoli e una conseguente diminuzione della produzione di spermatozoi – prosegue l'esperto – Fondamentale l’ormone follicolo-stimolante: i ricercatori hanno registrato livelli più alti tra coloro che indossano slip. Per far fronte al danno ai testicoli, dovuto all’alta temperatura dello scroto, l’organismo risponde con più alti livelli di FSH per stimolare la produzione di spermatozoi.

Gli uomini che erano soliti indossare boxer registravano una concentrazione di spermatozoi del 25% più alta, il 17% in più di spermatozoi totali, il 33% in più di spermatozoi in una singola eiaculazione e il 14% in meno di livelli di FSH rispetto a coloro che avevano l’abitudine di utilizzare altri tipi di biancheria».


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