Sanihelp.it – Nervosismo, tristezza, ansia ma anche fatica ad addormentarsi, risvegli notturni, scarso appetito e apatia. Anche per i bambini il rientro alla quotidianità dopo la pausa estiva non è esente da stress.
La depressione post vacanza esiste infatti anche nei bambini. Come per gli adulti è sostanzialmente un problema di adattamento. Se i grandi infatti possono soffrirne anche solo dopo aver goduto di un breve periodo di vacanza, è normale che ne soffrano anche i bambini, soprattutto tenendo presente che il loro periodo di vacanza è solitamente più lungo di quello degli adulti.
Sono molti, infatti, i casi in cui l'inserimento di bambini e ragazzi in classe è accompagnato da episodi di ansia, angoscia, demotivazione e tristezza. Come negli adulti nei bambini la gravità di questa sindrome dipenderà da molteplici fattori che vanno dall’aver svolto o meno i compiti delle vacanze, l’aver seguito una routine alimentare e del sonno simile a quella normale nel periodo scolastico.
Fondamentale anche il fatto se i bambini considerano l'ambiente scolastico, compagni di classe e insegnanti, come una realtà positiva o negativa oppure se si trovano, ad esempio, a cambiare scuola.
I sintomi della sindrome post-vacanza nei bambini non sono molto diversi da quelli degli adulti, sebbene siano particolarmente evidenti le somatizzazioni sotto forma di disagio corporeo diffuso, dal mal di stomaco, al vomito, dalla diarrea ai disturbi del sonno, in particolare incubi ed enuresi.
Altri sintomi a cui i genitori dovrebbero prestare attenzione sono la mancanza di appetito e l’ apatia, la scarsa motivazione e la riluttanza, il pianto, soprattutto quando si va a scuola, e l’ irritabilità o aggressività. Come nel caso degli adulti, se i sintomi persistono per più di due settimane è necessario rivolgersi a un professionista per capire se c'è un altro problema di fondo.
A questo punto viene spontaneo chiedersi come aiutare i piccoli nel processo di adattamento? Ecco alcune linee guida per rendere più piacevole il rientro a scuola:
1. Riprendere, un po' prima dell'inizio della scuola, una routine quotidiana (per quanto riguarda i pasti, il bagno e l'ora di andare a letto) simile a quella che avranno all'inizio della scuola.
2. Incoraggiare la comunicazione e l'espressione delle emozioni del bambino ovvero ascoltarlo con attenzione, e soprattutto non sottovalutare i suoi stati d'animo, cercando di capire perché si sente così.
3. Rafforzare i piccoli risultati scolastici prima di iniziare. Dare un'occhiata ai nuovi libri o preparare lo zaino per il primo giorno possono essere azioni che possono rinforzare positivamente lo stato d’animo.
4. Puntare sugli aspetti positivi parlando di quanto sarà bello ritrovarsi con gli amici e raccontare delle vacanze, imparare cose nuove, iniziare la sua attività sportiva preferita, oppure immaginare le escursioni che si faranno.