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I principali tipi di alopecia
Quando si parla di alopecia si intende comunemente l'assenza o la carenza di capelli (o peli) nelle aree dove normalmente sono presenti, e si riferisce quindi sia alla condizione di diradamento sia a quella di calvizie.
In generale si distinguono:
- alopecie non cicatriziali, che includono principalmente l'a. Androgenetica (o calvizie comune), post- gravidica, da trazione, da traumi psicofisici, neurologica, da malnutrizione, post-anestesia generale. Rientrano in questa categoria anche l'a. infettiva, quella indotta da farmaci, e l'a. areata
- alopecie cicatriziali, indotte da neoplasie, cicatrici, forme di natura autoimmune (LED, lichen plano-pilare), infettiva (tigna), follicolite decalvante, radiazioni ionizzanti
- pseudo alopecie, comprendenti principalmente forme di tricotillomania e anomalie congenite o acquisite del fusto.
Oltre la metà delle persone che comunemente chiedono una consulenza specialistica per problemi tricologici presentano un Telogen Effluvium. Si tratta di una manifestazione clinica caratterizzata da un aumento della caduta dei capelli, che si verifica in tutto il cuoio capelluto, senza che ci sia un evidente diradamento né una causa immediatamente riscontrabile. Molto spesso ne sono colpite donne tra i 30 e i 60 anni, con un cuoio capelluto che è sempre stato pieno di capelli e che successivamente, dopo l'inizio della caduta, può cominciare a diradarsi. Si distingue una forma acuta, che in genere può risolversi anche spontaneamente nel giro di un paio di mesi (ad es. nel post-partum), e una forma cronica, più frequente, che può andare incontro a miglioramenti e recidive e può anche essere associato ad alopecia androgenetica.
Un'altra patologia molto diffusa è l'Alopecia Areata, caratterizzata dalla comparsa sul cuoio capelluto di chiazze totalmente glabre, di forma più o meno tondeggianti, e in numero e dimensioni variabili. Considerata una malattia autoimmune, può comparire indifferentemente nell'uomo o nella donna, a qualsiasi età, frequentemente prima della pubertà e tra i 20 e i 40 anni. L'alopecia areata può guarire spontaneamente in pochi mesi, ma più frequentemente possono apparire nuove chiazze e ripresentarsi, nel 10-30% dei casi, con andamento cronico-recidivante, evolvendo anche in alopecia totale (perdita di tutti i capelli) o universale (perdita di tutti i peli corporei). È presente una forma di alopecia incognita, in cui il soggetto va incontro ad un diradamento diffuso e molto rapido su tutto il cuoio capelluto (importante la corretta diagnosi, da non confondersi con a. androgenetica, rischiando di intraprendere una terapia non adatta).
Alopecia Androgenetica, calvizie maschile, calvizie comune, alopecia seborroica...Denominazioni diverse per indicare la medesima condizione, geneticamente determinata, innescata da ormoni androgeni e, in particolare, dal diidrotestosterone (o DHT, derivato del testosterone). Caratteristica principale è la progressiva involuzione (miniaturizzazione) dei follicoli piliferi, e quindi dei capelli, fino alla loro totale atrofia. Molto comune nell'uomo, dopo la pubertà, per la normale prevalenza degli ormoni androgeni (testosterone, in primis), può interessare anche la donna qualora si verifichi un aumento patologico della produzione di androgeni, oppure un abbassamento dei livelli di estrogeni (come avviene in menopausa). Nell' a. da invecchiamento, invece, non si riscontrano né fattori di familiarità né una particolare involuzione dei follicoli e dei capelli. Si manifesta solo dopo i 50 anni di età, con un lieve assottigliamento dei capelli e un diradamento diffuso, ma di entità ridotta, su tutto il cuoio capelluto.
Si parla di Alopecia Cicatriziale quando si verifica una perdita permanente di capelli o peli, causata dalla completa distruzione dei follicoli piliferi. Possono essere la conseguenza di traumi, ustioni, radiazioni ionizzanti; neoplasie; processi infettivi quali le follicoliti decalcanti; patologie autoimmuni, come il lichen plano pilare o il lupus eritematoso discoide (LED).