Sanihelp.it – 330 km, 24.000 metri di dislivello, 25 passi oltre i 2000 metri da superare, un massimo di 150 ore di corsa: questi i numeri del Tor des Géants, la prova di endurance trail più impegnativa e forse anche più affascinante del calendario internazionale di questo genere di competizioni. Un evento che è già mitico solo alla sua terza edizione, e si corre in Valle d’Aosta, con partenza e arrivo a Courmayeur, dal 9 al 16 settembre. E che percorre le due Alte Vie della Valle d’Aosta: i sentieri si snodano ai piedi del Monte Bianco (4.810 m), del Gran Paradiso (4.061 m), del Monte Rosa (4.634 m) e del Cervino (4.478 m), i 4 giganti delle Alpi.
Per aiutare gli ultra runners (più di 600) che intraprenderanno questa faticosa avventura ad orientarsi nelle scelte nutrizionali e di energia da adottare durante il Tor, il giorno precedente la partenza della gara la dottoressa Elena Casiraghi, specialista in alimentazione e integrazione dello sport nonché responsabile dell’Enervit Nutrition Center for Sport & Wellness di Milano interverrà nel Convegno dal titolo Dire Tor e fare Tor – Percorsi utili attraverso la conoscenza in programma sabato 8 settembre alle h. 17.00 presso il Jardin de l'Ange di Courmayeur.
«Passando attraverso la conoscenza dell'alimentazione si possono fare della nutrizione e dell'integrazione un valido alleato e un prezioso supporto.» spiega la dottoressa Casiraghi. «Per questa impresa autentica dal punto di vista energetico, la parola d’ordine è recupero. Il Tor des Géants deve essere infatti interpretato come una gara a tappe in cui diviene fondamentale e strategico curare il prima, durante e dopo ogni giornata». Come alimentarsi correttamente prima della partenza, a quale strategia di integrazione affidarsi durante ogni giornata di gara, cosa mangiare al termine, una volta giunti nelle basi vita ovvero i punti di ristoro, al fine di prepararsi nella maniera più efficace alla tappa successiva e quali gli errori alimentari più comuni da evitare. Cosa e quanto mangiare ma anche cosa e quando bere. Questi i temi al centro dell’intervento della dottoressa Casiraghi, che conclude: «In una gara come questa diventa fondamentale scegliere una strategia alimentare corretta che assecondi l’istinto di sopravvivenza del corpo umano. Con alcune semplici regole che possono diventare abitudini si può apprezzare meglio l’impegno di questo evento».
Di seguito tre semplici consigli a cura dell’Equipe Enervit che da sempre affianca e supporta gli atleti nelle scelte energetiche e nutrizionali, per prevenire le crisi energetiche.
1) L’alimentazione quotidiana: durante la giornata è bene alimentarsi costantemente per non esaurire le scorte di energia: ogni ora risulta vantaggioso prendere una piccola quantità di carboidrati alternando cibi veri a integratori (es. gel o barrette o zuccheri sciolti in acqua insieme a sali minerali).
2) Il recupero: il Tor des Géants è una gara a tappe dove, per affrontare la successiva, bisogna come prima cosa pensare a recuperare le sostanze perse nella precedente. Recuperare le energie attraverso l'assunzione immediata di carboidrati e ripristinare le fibre muscolari danneggiate durante lo sforzo (es. durata, intensità e corsa in discesa). Consumare una piccola porzione di alimenti a base di carboidrati come pane o pasta o riso o biscotti e alimenti proteici come grana o affettati magri.
3) L’idratazione: è estremamente importante anche bere. Mantenere un corretto stato di idratazione è vitale per garantire lo stato di salute e di forma. Bere poco ma spesso, senza attenderne il bisogno. È bene anche non assumere solo acqua di montagna che, per quanto pura, non contiene i sali minerali. Durante lo sforzo, infatti, bisogna accertarsi che nella miscela di sali minerali ci sia del sodio, mentre una volta terminato, giunti nelle basi vita è bene recuperare il magnesio (minerale perso in grande quantità con la sudorazione e la contrazione muscolare) la cui carenza provoca crampi muscolari. Essere idratati è importante anche per mantenere la capacità dell'organismo di termoregolarsi in base a temperatura, irraggiamento solare e umidità.