Sanihelp.it – Il Pilates Springboard rappresenta una moderna evoluzione del Pilates tradizionale, nata come disciplina che combina movimenti funzionali del corpo con esercizi di resistenza, con lo scopo di migliorare la flessibilità, l’equilibrio e la forza muscolare.
È una parete attrezzata con 22 punti di attacco per le molle che consente di effettuare esercizi in piedi, seduti o sdraiati in assoluta sicurezza. Venne progettata nel 2003 da una ballerina reduce da un infortunio, Ellie Herman, per la sua riabilitazione. Si dice che, dopo pochi mesi di esercizi, Ellie tornò a danzare e constatò addirittura un miglioramento della sua tecnica rispetto al periodo precedente l’infortunio.
Le molle della parete sono collegate a diversi accessori, come maniglie, cinghie e roll bar, che permettono esercizi che coinvolgono la parte superiore e inferiore del corpo. Lo Springboard lavora su ogni arto in modo indipendente e i benefici che offre sono parecchi. La forza elastica generata dalle molle favorisce il miglioramento della tonicità muscolare e della stabilità, mentre l’attivazione continua dei muscoli posteriori, spesso costretti in condizioni di sedentarietà, favorisce il rassodamento dei glutei e migliora l’allineamento del corpo. Anche l’equilibrio viene facilitato dal fatto che molti esercizi richiedono posizioni instabili, che attivano il sistema propriocettivo e migliorano l’allineamento corporeo. Inoltre, il fatto che siano di volta in volta coinvolti tutti i muscoli del corpo, aumenta la forza, la mobilità delle articolazioni e la flessibilità.
Il Pilates Springboard è adatto a tutti? Sicuramente costituisce un valido strumento per il fisioterapista nei programmi di rieducazione e riabilitazione. È comunque adatto per chi desidera un allenamento globale ed efficace, per chi vuole migliorare l’equilibrio e la postura, per chi vuole fare esercizi senza pesare troppo sulle articolazioni e per chi intende cambiare un po’ rispetto al Pilates tradizionale.
