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Uno stile di nuoto particolare: lo stile a rana

Sport e fitness

Sanihelp.it – La rana è uno stile di nuoto simile al movimento dell’omonimo animale, che consiste nel muovere le braccia in avanti formando una specie di cuore con la punta avanti e muovere le gambe formando un cerchio.


Qualcuno è convinto che possa essere dannoso per la salute, in quanto molto rigido, ma in realtà le lesioni nella rana sono dovute più all’impreparazione e all’inesperienza che non al movimento in se stesso. 

In ogni caso, per non sbagliare, chi ha problemi alle ginocchia farebbe bene a evitare di nuotare a rana, preferendo altri stili.

I muscoli che lavorano di più sono quelli dell'interno coscia e del polpaccio in fase di spinta, è quindi richiesta particolare attenzione al movimento, in quanto si avanza con la parte interna delle gambe e il rischio è quello di muoverle inutilmente. La sequenza, se eseguita in modo corretto, permette di rassodare e tonificare cosce e glutei.

Quali sono gli errori che vengono commessi più frequentemente? Tenere le ginocchia troppo larghe o troppo strette; non mantenere un angolo di 90° tra la gamba e il piede. Inoltre, la mano deve uscire rispetto alla linea del gomito e non bisogna mai andare con i gomiti oltre la linea delle spalle, per ottenere una adeguata ampiezza della bracciata.

Il modo più semplice per migliorare la gambata rana è utilizzare una tavoletta, cosa che consente di concentrarsi esclusivamente sui movimenti delle gambe, in modo di scorporare l’esercizio, per poi fare lo stesso esercizio girandosi sul dorso, tenendo le braccia lungo il corpo. 

Eseguire delle gambate sott’acqua: infatti si riesce ad avere una visione più completa del movimento in ogni singola fase, quindi ripetere l’esercizio, anziché sul dorso, in posizione prona, cercando di toccare con l’esterno del piede la punta delle mani.


 

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