Sanihelp.it – Per riscaldamento si intende una preparazione allo sforzo fisico, importante sia per chi pratica sport sia per chi svolge lavori pesanti. Iniziare l’allenamento senza essersi prima riscaldati può portare ad avere dolori e crampi e, nei casi più gravi, anche a infortuni o lesioni.
Il riscaldamento, detto all’inglese warm up, è anche necessario per sopportare la fatica durante la sessione fitness e per migliorare i risultati, sia nel breve che nel lungo periodo. Bastano 20-25 minuti, indipendentemente dalla durata o dall’impegno richiesti dall’allenamento che si sta per iniziare.
Ma perché si chiama riscaldamento? Proprio perché la temperatura corporea si innalza, facilitando tutti i processi fisiologici, biochimici ed energetici che servono per svolgere l’allenamento.
Tuttavia non è questo l’unico beneficio apportato dal riscaldamento, in quanto anche le fibre muscolari diventano più elastiche, mentre le articolazioni si lubrificano rendendo più facili i movimenti.
Il riscaldamento può essere generale o specifico. Il primo consiste nel camminare velocemente, oppure pedalare sulla cyclette o esercitarsi con un vogatore.
Esempi classici sono: camminare alzando le ginocchia, dopo qualche minuto invertire il movimento portando i talloni verso i glutei, oppure correre lentamente facendo roteare le braccia.
Il riscaldamento specifico si basa sul far lavorare i muscoli che poi saranno impegnati nell’ allenamento.
Esempi di esercizi sono:
Jumping jack
– in piedi, gambe unite e braccia lungo il corpo, saltare aprendo le gambe e portando le braccia verso l’alto, poi tornare nella situazione di partenza e continuare così per qualche minuto.
Squat
In piedi, le gambe aperte alla larghezza delle spalle; piegare le ginocchia come per sedersi, spostando i glutei all’indietro. Il busto deve essere dritto, l’addome contratto e le braccia stese in avanti. Tornare alla posizione di partenza e ripetere per 10 volte.