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Matsyasana: la posizione del pesce

Sport e fitness

Sanihelp.it – La posizione del pesce consente di ottenere diversi benefici psicofisici, anche se all’inizio può non essere molto facile, soprattutto se non si ha una certa flessibilità.


Vediamo come si esegue:

per prima cosa ci si stende su un tappetino in posizione supina, con la schiena dritta e le gambe unite e distese, mentre le mani vanno posizionate sotto i glutei, con i palmi rivolti a terra.

Ora si piegano i gomiti esercitando una pressione verso il pavimento, quindi si solleva il petto mantenendo le natiche e le gambe aderenti al terreno. Il peso del corpo deve ricadere sui gomiti, che non devono sporgere in fuori. La testa è dritta, con lo sguardo rivolto in avanti. A questo punto la parte alta della testa si porta sul pavimento, delicatamente, stando attenti a distribuire il peso in tutto il corpo e non solo sulla testa (altrimenti è assicurato un mal di testa da cervicale), inarcandosi il più in alto possibile. 

Rimanere in questa posizione per un po’ respirando regolarmente, inizialmente 10-20 secondi, ma con la pratica il tempo si può aumentare.

Quali sono i benefici di questi esercizi? 

A livello fisico, allevia il dolore alla schiena, aumenta la capacità polmonare e aiuta a combattere i disturbi respiratori, attenua i dolori mestruali, migliora la postura e l’equilibrio, aumenta la flessibilità della spina dorsale e delle gambe e allevia la tensione del collo e delle spalle.


Anche a livello psichico ci sono vantaggi, in quanto Matsyasana aiuta in caso di stress, aumenta la concentrazione e migliora l’umore. 

Tuttavia, la pratica non è adatta a tutti, e andrebbe evitata da chi soffre di problemi di pressione (alta o bassa), da chi ha lesioni al collo o alla schiena e da chi soffre di emicrania ricorrente.

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