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Il Naked Yoga: la pratica senza vestiti

Stili moderni

Sanihelp.it – Un tempo lo yoga veniva praticato con vestiti molto larghi, in genere bianchi, spesso informi e di tessuti naturali. Con il tempo le aziende di abbigliamento sportivo si sono occupate di creare delle linee apposite di abbigliamento per lo yoga, ma ora il loro lavoro potrebbe rivelarsi vano.


Infatti, sta prendendo sempre più piede lo stile, controverso di certo, di pratica che si chiama Naked Yoga, letteralmente “Yoga senza vestiti“. Una pratica che richiede agli allievi di rimanere nudi per tutta la durata della lezione.

Originariamente, in realtà, in India molti saggi praticavano lo yoga essenzialmente svestiti, ma di certo lo facevano in luoghi diversi dalle palestre e con motivazioni spesso molto più trascendentali.

In Occidente, invece, questo stile, che può attirare i curiosi, potrebbe snaturare la vera pratica. Infatti, il rischio sarebbe quello di portare gli allievi a due reazioni diverse: l'imbarazzo o la totale disattenzione. Nel primo caso, pur avendo un interesse genuino per la pratica, l'allievo non riuscirebbe a sentirsi a proprio agio a causa della nudità. Nel secondo, la persona si recherebbe alle lezioni solo allo scopo di vedere altre persone nude.

In entrambe le situazioni, la mente di chi pratica non sarebbe focalizzata sul giusto scopo, cioè il benessere  e il raggiungimento di uno stato di elevazione spirituale, che poco ha a che fare con la voglia di suscitare interesse negli altri e con la nudità.

Forse bisognerebbe ritornare alle radici dello yoga, ma non nel senso che questo genere di pratica sta cercando di interpretare.

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