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Lo yoga come riabilitazione dopo un attacco cardiaco

Pratica e studi

Sanihelp.it – Lo yoga è una disciplina che tanti praticano, e che è anche al centro di ricerche dal punto di vista medico.


In particolare, in India si susseguono studi volti a dimostrare quanto lo yoga possa aiutare i pazienti a superare problemi di varia natura, da quelli legati all’ansia fino a quelli organici, che si manifestano nel momento in cui sia necessaria un’operazione al cuore.

Così, uno studio indiano ha coinvolto 2500 persone che si stavano riprendendo dopo un intervento al cuore.

Il programma di esercizi che è stato realizzato è durato tre mesi e i risultati sono stati davvero positivi.

I pazienti sono stati coinvolti in una serie di esercizi fisici e di respirazione che li hanno aiutati a recuperare lo stato di forma molto più in fretta, e a scongiurare in modo concreto il rischio di un nuovo attacco cardiaco. Il tutto per un’ora al giorno.

La percentuale di riduzione del rischio è stata del 16% rispetto a chi non abbia preso parte al programma di esercizi e di respirazione.

Sembra che il motivo principale legato agli effetti positivi della pratica si trovi soprattutto nel miglioramento della circolazione sanguigna.


Il sangue farebbe meno fatica ad arrivare anche nelle aree periferiche del corpo, riducendo il rischio di un affaticamento cardiaco.

I risultati positivi sono stati confermati dal Professor Naresh Sen, il medico che ha condotto lo studio, il quale ha anche aggiunto come una delle ragioni che dovrebbe spingere a praticare yoga, indipendentemente dal fatto di essersi sottoposti ad un intervento, dovrebbe essere il fatto per il quale questa disciplina aiuta a ridurre lo stress metabolico, che spesso va ad agire in modo molto negativo sul cuore.

Quindi, la pratica è consigliata a tutti, e può essere un ottimo sistema di riabilitazione anche a seguito di eventi drammatici, come l’attacco cardiaco.

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