Sanihelp.it – Tutti pazzi per la corsa. Secondo il Centro Medico Santagostino di Milano che ha effettuato un sondaggio anonimo tra i suoi pazienti, il 43% va a correre solo quando ne sente il bisogno, il 25,5% va a correre una volta a settimana e solo il 24,4% tutti i giorni. Il mito della corsetta nel parco sembrerebbe essere confermato dalle risposte della maggioranza del campione (60%) che sceglie di correre in questo luogo, mentre al 16% piace correre in città e altri preferiscono la campagna o la palestra.
«La scelta del parco ha due vantaggi: si tratta di un’esperienza più piacevole rispetto alla corsa su un tapis roulant o su un marciapiede; correre su un terreno variabile e sterrato riduce il carico a livello articolare» spiega il dottor Francesco Confalonieri, medico dello sport del Centro Medico Santagostino.
Il 54,7% afferma di avere una resistenza media, il 18,7% alta e il 26,5% bassa. Solo il 45,5% del campione afferma di curare la propria tabella alimentare e – contemporaneamente – di praticare altri sport regolarmente per mantenere il fisico allenato per la corsa. Il 34% cura solo l’alimentazione, il 20% fa solo sport.
«Per avere risultati è fondamentale assumere i giusti macronutrienti prima e dopo la corsa, per caricare il corpo di energie prima e dopo lo sforzo e per reintegrare i liquidi e le calorie bruciate durante l’allenamento», spiega Confalonieri. Il 32% dichiara di non assumere nulla, prima di iniziare la corsa, al massimo un caffè.
Come regolarsi invece? «È importante alimentarsi in modo corretto nelle ore precedenti all’allenamento assumendo carboidrati: una colazione con yogurt e cereali se si corre prima di pranzo, uno spuntino con fette biscottate con un velo di miele o marmellata o una barretta con maltodestrine se si corre prima di cena. I carboidrati sono fondamentali per aumentare i depositi di glicogeno, fonte di energia per i muscoli».
A incidere sulla scelta dello spuntino è l’orario: chi corre la mattina preferisce farlo a stomaco vuoto e chi corre la sera fa merenda il pomeriggio o mangia direttamente a cena. Il 34,7% mangia due ore prima di correre, il 25,5% un’ora prima, il 23% mezz’ora prima. Inoltre l’88% non segue un regime alimentare specifico e differente per i giorni di allenamento.
Dopo la corsa è fondamentale reintegrare i liquidi. Il 76% afferma di bere più di 1 litro di acqua al giorno, il 17% meno. Molti, però, affermano di non idratarsi in modo differente rispetto al solito e oltre alla semplice acqua (con sali minerali) si reintegrano liquidi anche con succhi di frutta o integratori di magnesio e/o potassio.
«Un litro e mezzo di acqua al giorno è sufficiente anche per chi corre, se sommato ai liquidi contenuti naturalmente nei cibi. Meglio evitare invece succhi di frutta. Potrebbero essere utili integratori di magnesio, vitamina C o B da assumere sotto controllo medico», spiega Confalonieri.
Una buona corsa, però, inizia sempre indossando un buon paio di scarpe: il 47,5% ha affermato di aver comprato le sue scarpe da running in base alla marca, il 23,6% usa le scarpe sportive di sempre, il 20% le ha comprate su consiglio del medico e solo l’8% ha fatto una scelta in base al prezzo. Inoltre il 25% ha affermato di aver valutato l’utilizzo di un plantare durante la corsa.
«La corsa è un toccasana – conclude l'esperto – se praticata con costanza, consente di mantenere elevata l’efficienza del sistema cardiovascolare, aiuta a prevenire il decadimento del tono e della forza del muscolo cardiaco, nonché l’elasticità delle arterie e delle vene. Riduce i livelli di colesterolo e il suo accumulo sulle pareti dei vasi e risulta utile nel controllare i livelli della glicemia, aiutando a prevenire il diabete di secondo tipo e a controllare quello di primo tipo».