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La passeggiata? Un’occasione per meditare

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Sanihelp.it – Quando pensiamo a una persona che medita, di solito la immaginiamo seduta, con le gambe incrociate e gli occhi chiusi, ma questa non è l’unica possibilità.


La meditazione camminata ha origini nel buddismo e può essere utilizzata come parte di una pratica di consapevolezza. 

Il ritmo della meditazione camminata è lento e può variare a seconda della tecnica specifica. 

La tecnica ha molti possibili benefici, come per esempio l’aumento del flusso sanguigno.

La meditazione camminata è spesso usata da persone che restano sedute per lunghi periodi, in quanto camminare aiuta a far fluire il sangue, specialmente alle gambe alleviando la stagnazione.

Camminare dopo aver mangiato è un buon modo per migliorare la digestione, soprattutto se si è mangiato troppo.

Il movimento aiuta il cibo a muoversi attraverso il tratto digestivo e può anche prevenire la costipazione.


Uno studio del 2017 sui giovani adulti ha dimostrato che camminare è inoltre efficace nel ridurre i sintomi di ansia e di stress quando combinato con la meditazione.

I partecipanti che hanno mostrato i cambiamenti più significativi nei loro livelli di ansia hanno meditato, meditato prima di camminare o hanno camminato prima di meditare. Il gruppo di controllo, insieme alle persone che hanno solo camminato, non ha mostrato grandi miglioramenti. Ogni sessione di meditazione o di camminata durava 10 minuti.

Oltre a concentrarsi e acquisire consapevolezza di se stessi, la pratica consente di rimanere attivi e di migliorare l’umore, soprattutto nelle persone più anziane.
Una passeggiata nella natura, come in un parco, un giardino o un luogo alberato, può comunque migliorare il benessere generale e aiutarti a sentirsi più equilibrati e in pace con se stessi. 

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