(Achillea moschata, famiglia Composite), pianta medicinale tra le più note e usate nell’erboristeria liquoristica. Entrata come componente aromatico pregiato ed insostituibile in gran parte degli amari aperitivi e digestivi, nei liquori di erbe alpine, negli elisir medicinali e soprattutto nel genepi. L’achillea è una pianta perenne, erbacea, con fusto eretto che può raggiungere i 70 cm di altezza, ha foglie alterne, dall’odore caratteristico e aromatico. I suoi fiori sono piccoli e dotati di 4-6 ligule di colore variabile dal bianco al rosa intenso, si riuniscono in infiorescenze che formano dei corimbi compatti terminali. La fioritura avviene da giugno a settembre. Le sommità fiorite vengono raccolte in estate ad uso fitoterapico.
Il gusto amaro, gradevole e aromatico dell’achillea stimola la secrezione dei succhi gastrici, e quindi l’appetito; favorisce la digestione con benefici effetti sui fenomeni conseguenti a una cattiva digestione quali alitosi, senso di peso e dolori allo stomaco, formazione di gas intestinali.
L’achillea si presta come correttivo del sapore degli infusi e dei decotti e svolge un’azione spasmolitica, antinfiammatoria e cicatrizzante.
Famiglia: Asteraceae
Nome botanico: Achillea millefolium L.
Nome comune: Millefoglio montano, Sanguinella, Erba formic
Nome inglese: Bloodwort, Milfoil
Parte usata: Infiorescenze, Radice
Caratteristiche:
L’achillea è una pianta che cresce spontanea in tutte le regioni d’Italia, cresce lungo le strade, le ferrovie, nei terreni incolti e in quelli coltivati, ma soprattutto nei prati; cresce bene se il clima è temperato o temperato freddo, resiste bene anche ai rigori invernali invernali (-15 °C) e tollera bene la siccità. Ne esistono diverse varietà che si differenziano, sostanzialmente, per il loro contenuto in azuleni, sostanze dalle spiccate proprietà antiinfiammatorie
Scienza:
In campo farmaceutico gli estratti acquosi di achillea vengono usati per le loro proprietà stomachiche, antispasmodiche, ipotensive, antipiretiche ed emostatiche. In campo cosmetico, invece, gli estratti di achillea si usano nella formulazione di bagni con effetto calmante e lenitivo per la cute, mentre l’olio essenziale di achillea si usa per la formulazione di creme e shampoo.
Storia:
Il termine achillea (letteralmente pianta di Achille) è legato al nome dell’eroe Achille che, come racconta Plinio, guarì le ferite di Telefo, re di Micene e suo alleato in battaglia, tamponandole con fiori e foglie di achillea; sempre secondo la leggenda Achille avrebbe appreso le proprietà terapeutiche dell’Achillea dal centauro Chirone. L’achillea viene utilizzata anche in cucina, seppure con moderazione, per insaporire salse, minestre e insalate; anticamente veniva considerata una pianta simbolo di pace e salute e si utilizzava per avvolgere le uova pasquali. L’Achillea, infine, entra come componente aromatico pregiato ed insostituibile in gran parte degli amari aperitivi e digestivi, nei liquori di erbe alpine, negli elisir medicinali e soprattutto nel genepì (un liquore digestivo).
Assunzione:
In commercio è disponibile sotto forma di tisana, di compresse, come olio essenziale e come estratto secco.
Uso:
L’achillea già secondo la medicina popolare, da sempre si utilizza come rimedio emostatico, quindi come rimedio alle emorroidi, per le vene varicose e per la cura delle ferite ulcerose. Da sempre è nota per le sue proprietà tonico stomachiche: viene consigliato come rimedio per il mal di stomaco cronico e per facilitare la digestione. Viene consigliato anche per la cura dei dolori mestruali e per regolarizzare l’abbondanza del flusso mestruale e per la cura dei disturbi urinari. Viene usato anche come febbrifugo poiché favorisce la sudorazione ed è consigliata anche in caso di sindrome influenzale.
Effetti:
L’achillea è controindicata in caso di gravidanza, allattamento al seno e allergia alle piante della famiglia delle Asteracee. Se ne sconsiglia l’uso in caso di esposizione eccessiva alla luce solare o comunque durante trattamenti cosmetici a base di raggi ultravioletti a causa della sua azione fotosensibilizzante dovuta alla presenza di furanocumarine; tali sostanze, in presenza di raggi ultravioletti, formano prodotti tossici per la cute.
Principi curativi:
Questa pianta pu essere usata come rimedio naturale nei seguenti casi:
– Malattie ginecologiche
– Malattie proctologiche
– Malattie urologiche