nome comune dell'Hernarnia Glabra, pianta piuttosto diffusa anche in Italia, il cui nome deriva dalla credenza popolare che fosse appunto in grado di curare l'ernia. In medicina tradizionale ed erboristeria si ritiene che dal suo estratto si possa ricavare una tisana in grado di trovare applicazione in caso di infezioni delle vie urinarie, cistiti, reumatismi, neuriti e gotta: questo perché il suo contenuto di flavonoidi, tannini, cumarine e saponine rendono l'ernaria una pianta dalle proprietà diuretiche, depurative e spasmolitiche. Sebbene alle dosi consigliate non si dovrebbero verificare effetti collaterali, è comunque consigliabile la supervisione medica in quanto presenta al suo interno alcaloidi potenzialmente tossici.