fitosterolo che si trova in natura in vari frutti e vegetali, come il palmetto seghettato, la nigella, le bacche di goji, l'avocado e il germe di grano. In medicina vengono utilizzati assieme ad altri fitosteroli per ridurre i livelli di colesterolo LDL, la cui struttura chimica è molto simile al beta-sitosterolo, poiché ne inibisce l'assorbimento a livello biliare. Inoltre, in erboristeria trova applicazione nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna. Alti livelli di beta-sitosterolo nel sangue sono stati associati all'aumento dell'insorgenza di coronaropatie, soprattutto per quanto riguarda coloro che hanno già sofferto di infarto del miocardio: esiste una rara patologia ereditaria, la sitosterolemia, che consiste proprio in questa condizione, e dunque ne è sconsigliata l'assunzione in questo caso. Può anche provocare calo della libido.
beta-sitosterolo
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