l'antroterapia è un trattamento termale che prevede la permanenza del paziente in un ambiente caratterizzato da un particolare microclima ad azione terapeutica. Le grotte propriamente dette sono quelle caldo-umide, quelle caldo-secche sono invece le stufe. Le grotte sono escavazioni naturali formatesi negli strati rocciosi della crosta terrestre per fenomeni carsici o vulcanici. Le grotte naturali caldo-umide sono in connessione con sorgenti idrominerali a diversa composizione chimica. Le caratteristiche microclimatiche, insieme agli effetti dei gas termali eventualmente presenti, vengono sfruttati in terapia unitamente al fattore fisico-terapeutico dominante: la temperatura. Le grotte possiedono una temperatura che oscilla dai 20 ai 70 gradi; per la cura vengono consigliate temperature tra i 32 e i 47 gradi.
Il paziente entra in grotta a digiuno, indossando una cappa di tela. I tempi di permanenza, le temperature e il percorso da seguire nelle grotte e nelle stufe sono predeterminati. Terminato il soggiorno, il paziente può venire sottoposto a una doccia con acqua minerale calda (37-38 gradi) per combattere l'azione ipotensiva e astenizzante. La doccia può essere sotituita dal bagno termale. In seguito, il paziente avvolto in biancheria calda, soggiorna per 20-40 minuti in camerini di riposo per la reazione termale. Il ciclo comprende 12-15 sedute.
Le indicazioni terapeutiche principali dell'antroterapia sono costituite da: artropatie degenerative, reumatismi infiammatori cronici in fase termale, artropatie dismetaboliche, infiammazioni croniche e recidivanti delle alte e basse vie respiratorie.
grotte termali
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