le acque oligominerali hanno un residuo fisso (cioè quantità di sali minerali disciolti in un litro d'acqua) uguale o inferiore a 0.2 grammi per litro, mentre nelle mediominerali il residuo fisso varia da 0.2 a 1 grammo per litro.
Alcune acque a bassa mineralizzazione sono radioattive, con una conseguente interazione ed integrazione (spesso con potenziamento) degli effetti biologici e terapeutici.
Si usano come bibite, e curano la calcolosi delle vie urinarie, le infiammazioni croniche delle vie urinarie, la gotta e la piorrea.
Non sono invece indicate nelle nefriti croniche, nell'ipertensione, nell'insufficienza renale e nello scompenso del cuore. L'assunzione a scopo terapeutico delle acque oligominerali dovrebbe avvenire quotidianamente e rientrare nelle abitudini per poter essere efficace, tuttavia i cicli annuali di cura idropinica termale con acque oligominerali sono senz'altro utili perchè l'acqua assunta direttamente alla fonte possiede caratteristiche peculiari. La presenza di cofattori termali potenzia il trattamento.
Acqua oligominerale
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