termine che in ambito psichiatrico designa quel disturbo della coscienza contraddistinto dall’incapacità di riconoscere come proprie le esperienze soggettive.
Il soggetto avverte come estraneo quanto gli è solitamente abituale e familiare.
La depersonalizzazione può essere autopsichica (riferita alla vita psichica) o somatopsichica (riferita al proprio corpo) o allopsichica (riferita al mondo esterno: derealizzazione).
Si manifesta in caso di: stati tossici da LSD, nevrosi, distimie, schizofrenia ed epilessia.