consapevolezza che un individuo ha di sè e di ciò che lo circonda, che dipende dall'efficienza delle funzioni psichiche e che genera un comportamento di tipo intenzionale.
Lo stato di coscienza è mantenuto dal talamo e dal mesencefalo.
A livello fisiologico si ha una perdita di coscienza nel sonno; a livello patologico invece nelle crisi di epilessia, nella narcolessia, nella sincope e nella commozione cerebrale.
La perdita di coscienza può essere causata da: ingenti perdite di sangue da emorragie, fratture o contusioni gravi; disturbi metabolici o endocrini da malattie preesistenti (per es., diabete); carenza di ossigeno da attacco cardiaco; incidente vascolare cerebrale; trauma cranico violento; ustioni estese; disturbi nervosi (epilessia o forti emozioni); intossicazioni (ossido di carbonio, alcol, farmaci); infezioni (meningite).