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Ecco perchè l’acqua è l’arma in più contro le coliche

Sanihelp.it – «In vista della bella stagione occorre ricordare a tutti che, aumentando il rischio di disidratazione, cresce anche il rischio di andare incontro a coliche renali. Non dobbiamo dimenticare come, in questo caso, l’acqua rimanga il principale alleato per la salute dei reni, insieme alla corretta alimentazione e al corretto stile di vita» a dirlo è il professor Vincenzo Mirone, urologo e presidente della Fondazione PRO – Prevenzione e Ricerca in Oncologia.


Negli ultimi decenni, l’incidenza della calcolosi urinaria è aumentata in modo significativo a livello mondiale: colpisce prevalentemente gli uomini tra i 30 e i 50 anni, ma i casi tra le donne sono in aumento a causa delle abitudini alimentari e dei cambiamenti nello stile di vita.

Le cause principali risiedono in alterazioni metaboliche, anomalie del sistema di filtrazione renale e problematiche anatomiche delle vie urinarie che favoriscono la stasi dell’urina. 

«La colica renale è un dolore improvviso, acuto e spesso insopportabile che si irradia dalla zona lombare all’addome e all’inguine» spiega Mirone.

«Nell’immaginario collettivo è associata a sintomi ben riconoscibili, ma in realtà può decorrere in maniera silente. La calcolosi renale, infatti, nella maggior parte dei casi è asintomatica, ma se trascurata può compromettere gravemente la funzionalità renale».

La prevenzione della condizione passa sicuramente anche da una corretta idratazione come tiene a sottolineare l’esperto: «Ogni bicchiere può ridurre il rischio di formazione dei calcoli fino al 13%. È fondamentale bere almeno due litri di acqua oligominerale al giorno, preferibilmente a basso contenuto di sodio, distribuendo l’assunzione in maniera omogenea durante la giornata. Non fa bene, invece, l’assunzione regolare di soft drink  che può aumentare il rischio della formazione di calcoli, mentre agrumi e caffè mostrano un effetto protettivo».

«Oltre all’idratazione, è importante seguire una dieta bilanciata: ridurre le proteine animali, il sale e gli alimenti ricchi di ossalati; privilegiare frutta, verdura e cibi contenenti acido citrico, come agrumi, mele e pomodori. L’attività fisica regolare e il mantenimento del peso forma completano un efficace stile di vita anti-calcoli» conclude Mirone.


Per chi ha già sofferto di calcolosi, la valutazione del rischio di recidiva è fondamentale.

In questi casi, può rendersi necessaria un’analisi metabolica completa per orientare la prevenzione futura. Il trattamento, quando le accortezze fin qui suggerite non sono  sufficienti varia in base alla natura e dimensione del calcolo: dalle terapie espulsive a base di idratazione e antinfiammatori, alle terapie disgregative con agenti alcalinizzanti, fino agli interventi chirurgici più invasivi nei casi complessi (litotrissia extracorporea, ureteroscopia, nefrolitotrissia percutanea, chirurgia robotica o a cielo aperto).

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