Advertisement
HomeDietaFood Sound. Il suono nascosto del cibo

Food Sound. Il suono nascosto del cibo

Sanihelp.it – A partire dal 22 febbraio 2025, per tutto l'anno, il MUSE – Museo delle Scienze di Trento propone Food Sound. Il suono nascosto del cibo, una mostra inedita che svela l’importanza della componente sonora nell’alimentazione, dalla stimolazione dell’appetito all’influenza sugli acquisti dei generi alimentari.


Attraverso un approccio esperienziale, l’esposizione rende possibile conoscere i risultati e le scoperte di ricerche scientifiche legate alle neuroscienze e aumentare la propria consapevolezza riguardo all’uso dei suoni nel marketing.

Un tema affascinante, in gran parte inedito e inesplorato che, attraverso un innovativo approccio narrativo scientifico-poetico e una modalità di fruizione condotta da suoni in cuffia, non mancherà di trasformare la comune percezione del cibo.

Durante tutto il periodo espositivo, inoltre, si alterneranno conferenze scientifiche, degustazioni, presentazioni di libri, concerti, incontri con chef, docenti, scienziate e scienziati al fine di approfondire i temi della mostra da diversi punti di vista.

Dal neuromarketing alla musica, dalla sostenibilità alla medicina: il cibo non è solo nutrimento, è cultura, ricerca, convivialità, creatività.

Tutti gli eventi collaterali alla mostra Food Sound riprenderanno i temi caratterizzanti  e li svilupperanno con la creazione di iniziative di esplorazione del mondo dei suoni legati al cibo a tutto tondo.

L’obiettivo è parlare della mostra ai diversi target di pubblico del museo con l’utilizzo di svariate modalità di coinvolgimento: dalle conferenze con importanti nomi del mondo scientifico e divulgativo, a performance esperienziali che fondono cucina e musica, da laboratori sensoriali a incontri con autrici e autori di libri, fino a eventi interattivi e giocosi dedicati al pubblico giovane e giovanissimo.


L’allestimento immersivo, integrato e tridimensionale si sviluppa tra colori, forme, luci e ombre, oggetti iconici, ambienti ricostruiti, e – ovviamente – suoni: suoni fisici e reali, ma anche sussurrati, immaginati, percepiti.

Un racconto che utilizza le cuffie supraGuide SPHERIC, brevettate nel 2023, che aggiungono alle caratteristiche classiche di un’audioguida, il riconoscimento della posizione del visitatore con l’attivazione automatica dei contenuti e la spazializzazione dei suoni, così da permettere un’esperienza di immersione sonora tridimensionale e molto realistica.

La loro conformazione inoltre lascia possibile l’ascolto dei suoni d’ambiente e permette ai visitatori di poter dialogare tra loro. Il percorso sonoro è disponibile in 3 lingue, italiano, inglese e tedesco, mentre a terra è posizionato il percorso tattile per le persone cieche o ipovedenti.

La mostra si snoda in cinque sezioni tematiche:

· Prologo Cosa sono i suoni, come si captano e come il  cervello li rielabora.

· La cucina Un’immersione sonora nella cucina: che ricordi evocano questi suoni?

· La strada dei ristoranti Dalla trattoria con la classica tovaglia a quadretti al ristorante stellato, dal fast food allo street food, dal ristorante al buio al ristorante del futuro: come influiscono i suoni sulla nostra esperienza culinaria?

· Il mercato delle illusioni Quanto impattano i suoni sugli acquisti e modalità di consumo? Come concorrono a creare la  percezione del cibo? Un invito a mettersi alla prova e compiere delle scelte alimentari basate solo sull’ascolto.

· Sussurri scientifici Un invito ad accomodarsi su comode sedute e abbandonarsi alle tracce ASMR che sussurrando ci raccontano le ricerche neuroscientifiche di quanto sperimentato nelle altre sezioni.

«La mostra Food Sound – spiega Patrizia Famà, direttrice dell’ufficio programmi per il pubblico – rappresenta un approccio finora inesplorato nei musei per far conoscere e riconoscere il nostro rapporto con il cibo attraverso l’udito, un senso del sapore "dimenticato". Se le neuroscienze hanno rivoluzionato il nostro approccio a molte discipline, dalla psicologia all’economia, non fanno eccezione nel campo della cucina e dell’alimentazione. Grazie a questo tipo di ricerche e a strumenti sempre più sofisticati introdotti per pesare il rapporto tra suono e cibo nelle nostre percezioni e scelte alimentari, la mostra Food Sound porta all’attenzione del grande pubblico un nuovo progetto espositivo con un percorso immersivo sonoro e di assoluto design, per offrire una maggiore consapevolezza di come il cervello, attraverso il suono, percepisce e risponde agli stimoli alimentari».

«L’idea di questa mostra è nata molti anni fa – racconta l’ideatore Vincenzo Guarnieri – quando ho ascoltato il racconto di alcuni bambini in visita in un'azienda di patatine fritte. Il rumore delle friggitrici a loro sembrava il pianto di altri bambini. Il racconto mi ha molto colpito e ho avuto l'intuizione che i suoni potevano essere impiegati efficacemente per promuovere consapevolezza sul cibo. Sono andato ad approfondire in letteratura scientifica e ho scoperto che esistevano delle ricerche estremamente curiose sul ruolo dei suoni nella nostra relazione con il cibo. A quel punto la mostra ha iniziato a prendere forma».

Grazie alla ricerca scientifica si può dire, infatti, che ci si alimenta anche con l’ascolto.

I suoni sono in grado di toccare corde profonde.

Accendono ricordi lontani, generano emozioni, piacevoli o spiacevoli che siano.

I suoni che si producono durante la preparazione, la promozione e il consumo del cibo influenzano il modo di relazionarsi con il contesto sociale e ambientale nel quale si vive.

Psicologia, antropologia, neuroscienze e sociologia stanno producendo una mole crescente di studi in questo senso che stanno diventando di estremo interesse per definire le strategie di marketing delle aziende agroalimentari.

Grazie alla ricerca scientifica si sta comprendendo sempre più in profondità quanto l’udito possa essere un elemento chiave nella formazione delle  percezioni alimentari, generando emozioni e influenzando le scelte d’acquisto e nostre abitudini. 

Video Salute

Ultime news

Gallery

Lo sapevate che...