Sanihelp.it – AstraRicerche, istituto italiano di ricerche sociali e di marketing per conto della Federazione Latterie Alto Adige ha svolto un’intervista CAWI nel mese di aprile 2023 su un campione di più di 1000 intervistati dell’età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Il fine dell’indagine è stato quello di conoscere il rapporto degli italiani con la prima colazione. «Fare colazione è importantissimo e questo gli italiani lo sanno – ha commentato a margine della presentazione dell’indagine la Dott.ssa Verdiana Ramina, nutrizionista ed esperta di alimentazione – Una colazione completa ed equilibrata, infatti, permette di regolare il resto della giornata alimentare, evitando troppi snack e cene esagerate. È il primo passo per sentirti davvero bene, in armonia con il proprio corpo e la propria mente. Dopo un lungo digiuno notturno, infatti, il corpo ha bisogno di essere correttamente nutrito, per poter iniziare a svolgere le attività della giornata. In particolare, al mattino, quando i livelli di glicemia sono bassi e quelli di cortisolo – l’ormone dello stress – alti».
Assodato che fare colazione è di fondamentale importanza,
«Amanti del dolce, gli italiani sono famosi per la colazione tipica a base di cappuccino e brioche, vero cliché del Bel Paese. La colazione dolce è particolarmente energetica e, soprattutto, stimola la produzione di serotonina, che ha un effetto calmante e antistress. La differenza la fa sicuramente la quantità di zuccheri inseriti e il modo in cui questi sono bilanciati all’interno del pasto, perché andrebbero sempre accompagnati da fonti proteiche e/o di grassi affinché il loro assorbimento venga modulato. Se ben studiate, possono essere anche queste delle buone scelte, equilibrate, soprattutto quando ‘naturalmente’ dolci, ovvero quando l’apporto di zuccheri è dato esclusivamente da miele, confettura e frutta fresca. Dal punto di vista nutrizionale, quindi, possiamo lavorare per creare combinazioni alimentari che apportino gusto e principi nutritivi» commenta ancora la dottoressa Ramina.
Gli intervistati hanno dichiarato di prediligere biscotti (52,6%) e croissant (42,8%).
I primi, amatissimi dalle donne (54,1%), dalla generazione Boomer (56,7%) e nel Triveneto (58,2%); i secondi, sempre dai Millennials (44,0%) e nel Nord Ovest (45,2%).
La Gen Z, invece, è molto amante dei cereali (31,6%), accompagnati per eccellenza dal latte o dallo yogurt.
Anche gli zuccheri naturali sono molto consumati: si tratta principalmente di frutta fresca (13,1%), miele (12,4%) e frutta secca (10,7%).
Molto più bassi – ma comunque presenti – i valori relativi alle scelte salate, che virano principalmente su formaggi (4,4%), crêpes salate (4,2%) e torte salate (3,4%).
La colazione salata, perfetta per quando si ha bisogno di energia e di mantenere la sazietà a lungo fino a raggiungere il pasto successivo, per gli ingredienti utilizzati è maggiormente ricca di proteine e risulta indicata quando si pratica sport o quando, per varie motivazioni, intercorrono molte ore tra il momento della colazione e quello del pranzo.
Ad oggi, questo tipo di colazione non è ancora troppo diffuso in Italia, ma sale sul podio quando si tratta di provare qualcosa di nuovo.
La colazione cosiddetta nordeuropea – a base di uova e pancetta, ma anche salsicce, funghi, brioches salate e wurstel, senza dimenticare, nella variante scandinava, pesce come arringhe e tonno, ma anche pane tostato, gallette, cereali, pane scuro e integrale, burro, miele e marmellata – è al terzo posto tra le colazioni che incuriosiscono di più gli intervistati (31,1%): ad esserne attratti sono maggiormente gli uomini (36,8%), gli italiani della Gen X (33,6%), ancora una volta nel Triveneto (35,7%).
«Inserire latte o yogurt a colazione è abbastanza comune come abitudine, fin da piccolii» continua la Dottoressa. »Un’abitudine che si perde leggermente con il passare dell’età, ma la percentuale dei consumatori di questa tipologia di prodotti resta comunque rilevantei».
Non a caso, infatti, il 55,6% ha affermato che consumare latticini durante la colazione è molto importante ed è anche emerso che il 75,0% consuma latte, il 69,5% yogurt e il 29,7% formaggi. Nello specifico, il latte è un alimento amato da donne e uomini in quasi egual misura (75,7% vs 74,4%), dalla Gen Z (78,3%) e dai Boomers (77,8%). Per lo yogurt e il formaggio, invece, si registrano dati più elevati sugli uomini (71,4% e 32,5%), presso la Gen Z (83,9% in un caso, 38,8% nell’altro).
«Le motivazioni che spingono a un consumo di latticini durante la colazione sono molteplici e vanno dalla facilità e praticità di utilizzo, al senso di idratazione, fino a considerazioni più legate alla sfera nutrizionale. In generale, dal punto di vista nutrizionale è un’ottima idea inserirli durante il primo pasto dopo il digiuno notturno: latte e latticini sono infatti fonti di proteine nobili e minerali come calcio e potassio. In più, contribuiscono a creare il senso di sazietà che permette di iniziare al meglio la giornatai» continua la dottoressa Ramina.
In particolare, lo yogurt tradizionale è sicuramente la scelta più rappresentativa della popolazione. La dottoressa Ramina consiglia di sceglierlo nella versione bianca naturale, come già fa il 17% degli intervistati, senza aggiunte di altri ingredienti o zuccheri.
Yogurt e latte, in generale, risultano molto amati.
Dagli uomini più che dalle donne, (65,9% vs 59,4%) e dalla Gen Z e Gen Y (67,5% e 67,4%).
Meno convinta, invece, la Gen X, che si attesta al 56,9%.