Sanihelp.it – I pazienti con una diagnosi di malattie metaboliche, spesso, devono osservare una dietoterapia per tutta la vita.
I piatti che devono privilegiare devono essere privi di grassi, o di proteine, o di fruttosio, oppure di altri nutrienti che a causa della loro malattia di fondo, non riescono a metabolizzare e che possono causare problemi per la crescita e per il funzionamento dell’organismo.
Oggi, fortunatamente, grazie all’evolversi delle conoscenze mediche e di nutrizione, e dei servizi pensati per chi è affetto da una malattia metabolica ereditaria, i pazienti possono avere una vita quasi del tutto normale e soddisfacente grazie ad una terapia dietetico-nutrizionale iniziata precocemente.
Purtroppo però una dieta limitata può avere pesanti conseguenze sulla qualità di vita, può rendere il pasto un’esperienza frustrante che incide in ambito familiare e sociale.
La preparazione e la condivisione dei pasti possono diventare dei momenti complessi da gestire, diversi da un’esperienza spontanea di convivialità e gusto.
Il progetto di AISMME Cosa mangerà da grande? Ricette per diete metaboliche speciali, ideato dalla Dottoressa Alice Dianin, Dietista del Centro Regionale di Diagnosi e Cura dell'Azienda Ospedaliera Università Integrata di Verona ed in particolare dell'Unità Operativa di Malattie Metaboliche Ereditarie diretta dal Dott. Andrea Bordugo, e sviluppato in collaborazione con una scuola di cucina.
Una collana di ricettari dedicata alle famiglie dei piccoli pazienti e ai pazienti adulti, uno strumento che possa essere loro utile per avvicinarsi in modo positivo alle diete salvavita e a rendere il cibo un piacere da condividere insieme.
Ricette che sono facili da realizzare, belle da vedere e soprattutto buone da gustare!
«Nella nostra attività abbiamo sempre lavorato per migliorare la qualità della vita per i pazienti e delle loro famiglie, con un’attenzione particolare per i bambini – spiega Cristina Vallotto, Presidente di Aismme – Sul tema delle diete per i bambini metabolici abbiamo realizzato ’L’elefante Blu’, una favola illustrata che affronta in modo lieve il tema delle patologie Metaboliche Ereditarie e il rapporto di questi piccoli pazienti con il cibo. Uno strumento per i bambini, ma anche per i genitori, le maestre e tutti coloro, amichetti compresi, che popolano il mondo di un bimbo affetto da malattia metabolica ereditaria, costretto a una dieta stretta per tutta la vita».
A questa positiva esperienza si aggiunge ora Cosa mangerà da grande? Ricette per diete metaboliche speciali.
«Una collana di ricettari unica in Italia, che vuole essere un supporto pratico alle famiglie che ogni giorno devono confrontarsi con i limiti di una dieta –precisa Manuela Vaccarotto, vice presidente di Aismme – Uno strumento per aiutare a rendere il rapporto con il cibo, soprattutto dei bambini, meno problematico e migliorare la qualità di vita delle famiglie, cercando di rendere più lievi gli scogli e le difficoltà per la gestione delle diete».
«Ho sempre creduto nell'educazione come strumento fondamentale per la gestione delle diete per malattie metaboliche da parte delle famiglie, dei pazienti e delle figure che li accompagnano nella vita quotidiana – spiega la dottoressa Alice Dianin, dietista esperta nel campo delle malattie metaboliche ereditarie e autrice del libro – Nel tempo, grazie al fondamentale supporto dei Centri di riferimento, le famiglie imparano a conoscere nuovi alimenti, nuovi modi di cucinare e di stare bene insieme, a prescindere dalle limitazioni che esistono in queste diete. Ma questa collana di ricettari vuole rappresentare un ulteriore strumento per scoprire insieme il piacere del cibo, proponendo le preparazioni di base e i trucchi in cucina che possono aiutare a cucinare piatti gustosi e sani».
Tutte le ricette sono state studiate e testate da chef professionisti di èCucina scuola di cucina con sede a Verona fondata da Martina Cortellazzo e Alessandro Lasferza.
«La proposta di Aismme di lavorare insieme a una collana di ricettari per le diverse diete ha subito entusiasmato la scuola – hanno spiegato i fondatori – che ha messo in campo tutte le risorse con l’obiettivo di ricercare metodi alternativi e soddisfacenti per realizzare ricette classiche e creative. Naturalmente, se per un cuoco la sfida è quella di realizzare un piatto buono – e possibilmente bello – per un docente di cucina l’intento dev’essere anche che questo piatto si traduca in una ricetta replicabile a casa».
I ricettari forniscono materiali di educazione alimentare e sezioni illustrative pensate per essere un utile supporto nell’affrontare le difficoltà rappresentate dalle diete speciali per migliorare la conoscenza delle materie prime e delle tecniche di preparazione culinarie.
La vasta gamma di prodotti dietetici che sono stati utilizzati per la realizzazione dei piatti, la semplicità e la facilità nella realizzazione, oltre che la ricchezza di consigli per la preparazione, ne fanno un prodotto editoriale unico, che non esiste in Italia.
I ricettari hanno avuto il Patrocino di SIMMESN (Società Italiana Malattie Metaboliche e Screening Neonatali), MetabERN (la rete Europea di riferimento delle Malattie Metaboliche Ereditarie) e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.