Sanihelp.it – Gli Italiani assumono abbastanza antiossidanti?
Si preoccupano di introdurre con l’alimentazione queste preziose sostanze in grado di contrastare i radicali liberi, fra i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare?
Si sono posti l’interrogativo gli esperti dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano che intervistando 4000 italiani over 40 hanno scoperto che i maschi italiani assumono più antiossidanti delle donne, ma comunque in quantità insufficiente e quindi maschi e femmine italiani non si proteggono adeguatamente dall’azione deteriorante operata dai radicali liberi.
I fumatori, in particolare, che producono più radicali liberi rispetto ai non fumatori sono quelli che assumono meno antiossidanti e sono quindi, i più a rischio di invecchiamento precoce.
I radicali liberi, purtroppo, non determinano solo invecchiamento cellulare, ma danneggiano anche le cellule nervose e favoriscono perciò l’insorgenza delle malattie neurodegenerative.
Scegliere una dieta anti-aging aiuta a mantenersi giovani: per questo motivo andrebbero preferiti i cereali integrali ricchi di vitamina E, vitamine del complesso B, carotenoidi, zinco, rame, selenio e numerosi altri oligominerali; bisognerebbe preferire il pesce alla carne.
Sarebbe buona norma mangiare i legumi 2-3 volte la settimana, almeno due porzioni di verdura al giorno con predilezione per il crescione, la rucola, gli spinaci, i broccoli, il cavolo verza, l’aglio e la cipolla meglio se crudi, i peperoni rossi gialli, le carote e la zucca gialla.
Per quanto riguarda la frutta andrebbero consumate almeno due porzioni al giorno preferendo la frutta ben matura, colorata e con la buccia.
Per il condimento, infine, bisognerebbe optare di preferenza per l’olio extra-vergine di oliva che andrebbe conservato in bottiglie di vetro scuro perché è un prodotto molto sensibile alla luce che può alterarne il contenuto in antiossidanti.