Sanihelp.it – Marco Bianchi, un ricercatore afferente all’Ifom, Fondazione Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, ha scritto due libri che cercano di spiegare come sia possibile coniugare la buona tavola con una condizione psico-fisica ottimale.
Ben il 70% dei tumori si sviluppano come conseguenza di un cattivo stile di vita, il 30% è potenzialmente correlato ad agenti nocivi che si possono rinvenire nel cibo, il 30% è imputabile al fumo e il 5% può manifestarsi come conseguenza dell’obesità e della sedentarietà.
È anche vero che patologie come il diabete di tipo 2, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia oltre a poter essere affrontate da un punto di vista farmacologico si possono e si devono approcciare anche dal lato nutrizionale.
Il cibo quindi non deve essere vissuto come uno spauracchio, come qualcosa da evitare e combattere per non ingrassare, ma va usato per potenziare le difese immunitarie, migliorare e mantenere lo stato di salute, per contrastare i danni ossidativi e non si può dimenticare, infine, che il cibo resta un momento di convivialità fra le persone.
L’importante è ricordare che quando è possibile è sempre bene preferire le proteine vegetali e del pesce a quelle della carne, a tavola non devono mai mancare legumi, frutta, verdura, cereali, spezie, cioccolato fondente, senza precludersi cibi come le alghe, i semi di lino e la quinoa, dei veri e propri concentrati di benessere.
Ecco perchè Marco Bianchi consiglia, fra le tante portate, mousse di zucchine, pasta fredda con germogli, pennette di kamut e pinoli.
Quando si può e sempre bene fare incetta di frutta e verdura colorata, di spremute d’arancia rossa per migliorare l’assimilazione del ferro, di broccoli, cavoli, cime di rapa, tarassaco e legumi per fare il pieno di calcio e di altri fondamentali micronutrienti