Sanihelp.it – Uno studio condotto presso la Cornell University ha cercato di capire quanto possono essere ingannevoli i menù del ristorante e quanto può essere difficile capire quali sono i cibi più light: il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla rivista Journal of Hospitality Management.
I ricercatori hanno analizzato 217 menù e le scelte alimentari di circa 300 commensali e hanno scoperto che le scelte dei commensali dipendono da come è descritto il piatto (aggettivi, carattere scelto per il menù) e l’idea di gusto che la dicitura riesce a regalare.
Gli avventori di solito scelgono i piatti sul menù leggendo solo le scritte in grassetto ( e sorvolando sulle scritte in corsivo e in caratteri più piccoli) e preferiscono le diciture descrittive che evocano sapori deliziosi.
è stato evidenziato che se sul menù si variava la dicitura filetto di pesce, con filetto di pesce succulento all’italiana e quella fagioli rossi e riso con Fagioli Cajun rossi e riso, entrambi i piatti registravano un più 28% nelle ordinazioni: tutti hanno dichiarato che il piatto era molto più buono di quando recava la dicitura più semplice; la ricetta in realtà è stata sempre la stessa.
Chi al ristorante vuole un piatto light, quindi, fa bene a chiederlo direttamente al cameriere piuttosto che affidarsi al menù!