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L’alimentazione per contrastare il Natsubate

Sanihelp.it – L’esaurimento estivo che si prova a causa dell’opprimente calura estiva viene descritto dal termine Natsubate, una parola che deriva dal giapponese ovvero natsu, estate, e bate, essere esausti.


Questa parola spiega molto bene il concetto utilizzato dagli scienziati nipponici per indicare la condizione fisica di costante spossatezza causata dal caldo torrido che caratterizza la stagione estiva in molte parti del mondo.

Questo caldo opprimente può portare oltre alla sensazione di spossatezza anche a disidratazionecrampi colpi di calore.

Secondo Keiko Kamachi, dietologo e professore di nutrizione presso la Kagawa Nutrition University diTokyo, la chiave del benessere per sconfiggere questa brutta sensazione è racchiusa in una dieta corretta e in piccoli pasti che possano fornire la giusta dose di energie e nutrienti durante la giornata. Come riportato da Forbes e confermato da uno studio pubblicato dalla CNN, l’aggiunta di uno spuntino a metà mattina e a metà pomeriggio aiuta a soddisfare i fabbisogni energetici giornalieri.

Secondo il Washington Post per riuscire a inserire uno spuntino a metà mattina e ametà pomeriggio è indispensabile pianificare i pasti a intervalli di almeno 3 ore, assumere alimenti ricchi di nutrienti come frutta e prodotti integrali e scegliere snack con un apporto calorico non superiore al 10% del fabbisogno giornaliero.

Ecco quindi che nell’alimentazione quotidiano al momento dei breack trovano spazio pane e grissini integrali ricchi di fibre, frutta idratante come anguria e melone, fonti di energia di rapido utilizzo, e yogurt freschi ricchi di proteine, vitamine e minerali. 

Sono del tutto sconsigliabili, invece, alcol, caffè, insaccati, cibi ricchi di sale o in salamoia.


A confermare la bontà di scelte di questo tipo anche un sondaggio tutto italiano condotto da Espresso Communication per Vitavigor, storico marchio dei Grissini di Milano, su oltre 50 testate internazionali coinvolgendo inoltre un panel di esperti nutrizionisti per scoprire le migliori abitudini alimentari da adottare in estate.

«Due spuntini al giorno sono un aiuto fondamentale sia per grandi sia per piccini, purché non rappresentino più del 5-10% del fabbisogno calorico giornaliero – spiega la dott.ssa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’Alimentazione – Per entrambe le età la caratteristica essenziale è che la merenda estiva sia idratante, remineralizzante, dissetante ed energetica, così da poter sostenere l’organismo e mantenerlo in uno stato di buona salute».

I bambini tuttavia richiedono una maggiore attenzione nella scelta degli snack: «Per i piccoli la merenda deve avere anche un ruolo educativo – sottolinea il dott. Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista presso l'Università Campus Biomedico di Roma – Quindi vanno bene ogni tanto i gelati, ma solo se vengono alternati o associati alla frutta fresca e al latte».

Concorde la dott.ssa Paola Chiari, dietista a Cremona, che aggiunge: «Il segreto per rimanere sani durante la stagione estiva è seguire un’alimentazione ben frazionata in pasti durante la giornata e qualitativamente sana che preveda l'utilizzo di molta acqua, sali minerali, vitamine e pigmenti».

Come spiega il dott. Piretta, perché sia grandi sia piccini riescano a vincere l’effetto Natsubate, sono numerosi i nutrienti indispensabili all’organismo: «Quando le temperature aumentano il corpo necessita del glucosio per dare combustibile alle cellule, del potassio per garantire la corretta trasmissione degli impulsi nervosi, del calcio e del magnesio per favorire la concentrazione muscolare e togliere il senso di stanchezza. Ma il nutriente più importante rimane l’acqua, senza cui non possono verificarsi correttamente le reazioni chimiche cellulari e la pressione arteriosa rischia di scendere troppo».

Parere condiviso dalla Dott.ssa Schirò che aggiunge all’elenco anche i carboidrati complessi, necessari per donare energia e gli antiossidanti, fondamentali per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi che si formano in condizioni di stress.

A questi nutrienti la dott.ssa Chiari associa anche l’importanza dell’azione di elettroliti come sodio, potassio e vitamine in grado di equilibrare il rapporto idratazione-sudorazione.

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