Sanihelp.it – Elevati livelli di potassio nel sangue (generalmente classificati come >5 mmol/l) caratterizzano l'iperpotassiemia.
Il rischio di iperpotassiemia aumenta significativamente per i pazienti affetti da malattia renale cronica (CKD) e per coloro che assumono farmaci comuni per trattare l'insufficienza cardiaca (HF), come gli inibitori del sistema renina-angiotensina-aldosterone, che possono aumentare i livelli di potassio nel sangue.
L'iperpotassiemia si verifica nel 23-47% dei pazienti con CKD e/o HF con una stima di 700 milioni e 64 milioni di persone, rispettivamente, che vivono con ogni condizione in tutto il mondo.
L’iperpotassiemia è una complicanza molto frequente in pazienti sottoposti a dialisi cronica, gli eventi cardiovascolari e la mortalità. In questa tipologia di pazienti il rischio di eventi CV e la mortalità sono incrementati del 40%.
L’iperpotassiemia rappresenta il più comune disturbo elettrolitico osservato nei pazienti con malattia renale cronica, scompenso cardiaco e dialisi.
In particolare, i pazienti che sviluppano iperpotassiemia hanno una possibilità raddoppiata di incorrere in ospedalizzazioni, sono esposti ad un aumentato rischio di eventi cardiovascolari fino al 46%, e a un rischio di decesso fino all’ 88% maggiore rispetto alla popolazione generale.
«Una buona notizia per i pazienti con malattia renale cronica, scompenso cardiaco e per i pazienti sottoposti a emodialisi cronica a rischio elevato di sviluppare iperpotassiemia, temibilissima complicanza clinica, che da oggi in poi avranno a disposizione un trattamento efficace, innovativo e sicuro – commenta il Prof. Stefano Bianchi, Direttore UOC Nefrologia e Dialisi, Area Livornese Sud, Azienda Sanitaria Toscana Nordovest. – Il Sodio Zirconio Ciclosilicato rappresenta un’opportunità di protezione dai rischi correlati all’iperpotassiemia ed uno strumento importante per l’ottimizzazione della terapia con gli inibitori RAAS».