Sanihelp.it – Era il 2 luglio 1987 quando il Consiglio dell’Unione europea emanava il Regolamento con cui proteggeva la parola latte difendendola dagli usi impropri nel marketing, nell’etichettatura e nella pubblicità. Ed è grazie a questa norma, sottolinea Assolatte, se l’identità del latte è riconosciuta, tutelata e differenziata dagli innumerevoli tentativi di imitazione.
Al Regolamento n.1898/87 va anche il merito di aver identificato, riconosciuto e stabilito i requisiti del latte in termini di caratteristiche produttive, profilo nutrizionale e sicurezza alimentare. Anche oggi l’Unione europea continua a difendere l’unicità del latte, quale alimento completo, ricco di micro e macronutrienti, come ha fatto alcuni giorni fa la Corte di Giustizia della Ue, ribadendo che il latte è solo quello ottenuto da mucche, pecore, capre o asine.
In questi 30 anni di vita il latte è rimasto un campione di proteine, minerali (in particolare calcio e fosforo, per di più in un rapporto ottimale) e vitamine (come la A, D, E e K, la vitamina C, l’acido folico e la riboflavina). A cambiare, dagli anni ’80 a oggi, è stato semmai il modo in cui il latte viene consumato.
Nel 1987 la colazione del mattino degli adulti è all’insegna del caffelatte, ma il cibo del desiderio per bambini e ragazzi è il latte con il cacao: un modo goloso per dissetarsi e nutrirsi, sull’esempio anche di tanti famosi sportivi che facevano da testimonial a questa piacevole bevanda, a partire da Paolo Rossi, il goleador simbolo di quegli anni, quando con la Nazionale italiana vinse gli indimenticati campionati mondiali del 1982.
Dieci anni dopo gli italiani vivono ancora l’onda lunga del benessere portato dagli anni ’80: è il momento del latte e menta, divenuto così popolare da essere proposto anche in versione caramella, bevanda pronta e budino. Il primo decennio del nuovo secolo è all’insegna degli smoothies, i frullati a base di latte (o yogurt) e tanti tipi di frutta, nati negli Stati Uniti: nel 2007 arrivano a conquistare anche i consumatori europei, italiani compresi.
E oggi, com’è il latte del 2017? Il modo più trendy del momento per consumare latte è il golden milk, la superbevanda a base di latte e curcuma, con aggiunta di spezie, che dalla tradizione ayurvedica è passata alle abitudini degli occidentali. Accompagnato dall’aura di bevanda antiossidante e antinfiammatoria e trainato dall’interesse per la curcuma, il golden milk è stato inserito nella lista dei functional food a maggior tasso di aumento nella query online (+56% nell’arco tre mesi).
Oggi sono circa 60 milioni i siti che parlano di golden milk, di cui 390mila solo in Italia, dove le ricerche su questa bevanda fatte tramite Google sono in crescita e interessano soprattutto i residenti in Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Lombardia e Marche.