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I nutraceutici per affrontare il futuro

Sanihelp.it – Il mercato degli alimenti funzionali e degli integratori alimentari è in continua crescita: si stima che questo settore abbia una crescita media annua del 20%, un dato in netta controtendenza rispetto alla regressione economica del nostro paese.


A richiedere i nutraceutici, un termine piuttosto generico che comprende cibi funzionali, integratori alimentari, probiotici (batteri amici dell’intestino) e prebiotici (sostanze organiche non digeribili che favoriscono lo sviluppo dei probiotici) sono le persone di mezza età, in buone condizioni economiche che dai nutraceutici cercano la chiave per migliorare il loro stato di salute e il loro aspetto fisico.
Come i nutraceutici possono perseguire simili obiettivi?

Scegliere abitualmente piatti a base di mais, per esempio, consente di fare il pieno di flavonoidi che stimolano le difese immunitarie umane a contrastare efficacemente le fumonisine, tossine prodotte dai funghi ambientali molto presenti in caso di forte umidità e contaminazione ambientale.

L’ ipertensione arteriosa può essere validamente controllata se si riescono a mantenere livelli ematici ottimali di potassio, zinco, magnesio e vitamine B6, C, D ed E.

Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale American Journal of Psychiatry ha evidenziato come pazienti depressi refrattari alla terapia farmacologica hanno mostrato sensibili miglioramenti attraverso l’assunzione della Sadenosilmetionina, un aminoacido presente in tutti i tessuti animali, ottimizza la produzione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori carenti in caso di depressione.
Alcuni nutraceutici possono svolgere un’azione preventiva nei confronti di patologie degenerative cerebrali.

La polpa di pera arricchita di melatonina, zinco e magnesio riesce a migliorare la qualità del sonno del paziente anziano con una buona ricaduta anche sul tono dell’umore.
C’è un grande interesse anche verso il lupino, un legume molto diffuso al tempo degli Egizi e dei Romani perché un’ottima fonte proteica, ma poi caduto in disuso.
Gli ultimi studi, invece, hanno evidenziato come il lupino possa aiutare a tenere sotto controllo la colesterolemia.

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