Sanihelp.it – A volte l’impulso di mangiare, di sgranocchiare o di qualche patatina è davvero irrefrenabile e neppure i migliori propositi riescono ad arrestare la voglia di eccedere.
Tutti, chi più chi meno, almeno una volta nella vita hanno desiderato la pillola magica che azzera gli errori alimentari e sposta l’ago della bilancia sul peso ideale.
Sicuramente per mantenersi in forma è necessario scegliere una dieta sana ed equilibrata ed è importante svolgere regolarmente esercizio fisico, ma uno studio recentemente presentato al 59.mo meeting annuale della Biophysical Society's ha evidenziato come la capsaicina, la molecola che conferisce al peperoncino il suo caratteristico sapore piccante, potrebbe essere formulato come integratore alimentare capace di rilasciare in maniera prolungata, nanoparticelle che antagonizzano gli effetti negativi di un’alimentazione troppo ricca di grassi.
Gli autori dello studio, per il momento, hanno effettuato il loro studio su un modello animale e hanno notato come in presenza di capsaicina e di grassi alimentari i grassi non si depositano a formare nuovi adipociti, non vanno cioè a ingrossare le fila del grasso bianco, ma la capsaicina ne favorisce la conversione in grasso bruno, ovvero i grassi introdotti in eccesso con l’alimentazione vengono utilizzati per la termogenesi ovvero per dissipare calore.
Secondo le stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) circa un terzo della popolazione mondiale è obesa o in sovrappeso: l’obesità è una condizione che deriva dallo squilibrio fra l’apporto calorico (eccessivo) e il dispendio energetico (ridotto).
Per risolvere il problema obesità è necessario calibrare l’apporto dei nutrienti in base al proprio dispendio energetico e quindi per dimagrire bisogna mangiare meno e muoversi di più.
La capsaicina potrebbe essere una soluzione per chi, non riesce a non mangiare proprio perché, almeno nel modello sperimentale, pur mantenendo pressoché inalterato l’intake calorico eccessivo, il peso non è aumentato grazie all’aumentata termogenesi permessa dall’apporto di peperoncino.
L’intuizione di questi ricercatori deve essere ancora vagliata e approfondita: per il momento, dunque, non servirà rendere piccante ogni piatto per dimagrire, anche se usare le spezie, il peperoncino, ma anche tutte gli altri odori, può aiutare a preparare piatti molto saporiti e a ridurre il bisogno di aggiungere condimenti che innalzano l’apporto calorico totale.