Sanihelp.it – Secondo uno studio condotto presso l’Università di Budapest in Ungheria e presentato durante l’ultimo congresso ESC, il consumo regolare di caffè è sicuro per la salute, poiché anche un'elevata assunzione giornaliera non è stata associata a esiti cardiovascolari avversi e alla mortalità per tutte le cause dopo un follow-up di 10-15 anni.
Dallo studio è emerso che bere da 0,5 a 3 tazze di caffè al giorno si associa a un minor rischio di sviluppare di ictus, eo morire a causa di problemi cardiovascolari.
Nello studio in questione sono stati arruolate 468629 persone, senza segni di malattia cardiaca al momento del reclutamento, età media 56,2 anni.
Il 55,8% del campione è risultato costituito da donne.
I partecipanti allo studio sono stati suddivisi in tre gruppi in base al loro consumo abituale di caffè: nessuno (22,1% del campione con nessun consumo di caffè), leggero-moderato ( 58,4% del campione con un consumo compreso fra 0,5 e tre tazze al giorno) e alto (con un consumo superiore a tre tazze al giorno).
Queste persone sono state seguite per circa 11 anni e i gli studiosi hanno tenuto conto anche di tutti quei fattori che potenzialmente possono influenzare lo sviluppo di ictus e malattie cardiovascolari ovvero età, sesso, peso, altezza, stato di fumatore, attività fisica, ipertensione, diabete, colesterolemia, stato socioeconomico e assunzione abituale di alcol, carne, tè, frutta e verdura.
Rispetto alle persone abituate a non bere caffè i consumatori moderati hanno evidenziato un rischio inferiore del 12% di morte per tutte le cause, un rischio inferiore del 17% di morte per malattie cardiovascolari e un rischio inferiore del 21% di ictus