Sanihelp.it – Per quanto non più giovanissimo, l’acido ialuronico rimane una molecola chiave per la bellezza e la giovinezza della pelle.
Isolato per la prima volta nel 1934 da due ricercatori della Columbia University, è diventato sinonimo di pelle idratata, protetta, ringiovanita. E dal suo primo utilizzo, 25 anni fa, nei filler per la medicina estetica (con 1.587 pubblicazioni scientifiche a oggi), questo ingrediente continua a evolversi per rispondere a tutte le più recenti tendenze beauty.
Soprattutto con la novità che 10 anni fa ha rivoluzionato il settore, l’arrivo dei filler dinamici che preservano l’espressività del volto, si è dimostrato capace di rispondere a domande intergenerazionali e senza barriere di genere, dalla »Pre-Juvenation» desiderata da Millennial e Gen-Zer al ripristino di linee e volumi nei pazienti senior, per risultati all’insegna della bellezza naturale.
Eppure restano tanti i falsi miti che ruotano attorno a questa molecola di cui hanno parlato di recente alcuni esperti riuniti da Teoxane, l’azienda svizzera che fin dalla sua nascita specializzata nei filler e nei dermocosmetici a base di acido ialuronico..
È la dottoressa Silvia Caboni, Medico Estetico specialista Immunologa, ad affrontare le più comuni di queste credenze sbagliate: «A oggi la stragrande maggioranza degli effetti indesiderati a seguito di trattamenti a base di acido ialuronico sono dovuti a un uso non corretto da parte di chi pratica il trattamento. Per esempio, il cosiddetto effetto »pillow face», cioè il viso gonfio e poco naturale, si può evitare con la scelta del prodotto giusto, iniettato nelle quantità giuste e con procedimenti appropriati».
Altro falso mito è quello che i filler a base di acido ialuronico possano »migrare» dalla sede in cui sono stati iniettati: se questo succede, è per un utilizzo improprio o in quantità eccessive. Ulteriore aspetto importante, ricorda la dottoressa Caboni, è quello della reversibilità: «l’acido ialuronico viene naturalmente degradato dal corpo ed esiste un prodotto, chiamato ialuronidasi, che consente di »scioglierlo» velocemente e in sicurezza qualora il risultato non fosse conforme alle aspettative».
I nuovi trend: una bellezza »senza tempo»
L’acido ialuronico continua a evolversi per rispondere alle nuove esigenze del mercato, con soluzioni personalizzate per ogni esigenza e generazione. «I Millennial e gli appartenenti alla Gen-Z» continua la dottoressa «iniziano da giovani a interessarsi alla salute della pelle, in ottica di prevenzione e mantenimento della skin quality: per questo si parla del concetto di »Pre-Junvenation». È un trend anche la »beautification», ossia il focus su volume e definizione (naso, labbra, zigomi, mandibola), risultati che con l’acido ialuronico possono essere ottenuti nel rispetto delle proporzioni e dell’armonia del viso».
Infine, sono sempre di più i pazienti e le pazienti senior che rimandano l’appuntamento con procedure più invasive, a favore di correzioni che rientrano nel concetto di »well-ageing»: «L’obiettivo è recuperare i volumi perduti, migliorando al contempo la qualità della pelle e preservandone la salute. Il tutto nell’intento di essere »se stessi»: più sicuri, più a proprio agio, ma senza stravolgersi e senza mai perdere la propria identità» commenta l'esperta.
La rivoluzione dei filler dinamici
A rendere possibili questi risultati ultra-personalizzati è un’innovazione arrivata sul mercato dieci anni fa: si tratta di una nuova generazione di acido ialuronico pensata per preservare la dinamicità e l’espressività del volto. Spiega Luana Consolini, Clinical Manager di Teoxane Italia: «L’acido ialuronico si distingue per la capacità di adattarsi ai movimenti del viso, mantenendo un aspetto naturale anche nelle zone più mobili come labbra e zigomi. Lavorando sulle proprietà della molecola, in particolar modo stretch (allungamento) e strength (capacità di tornare alla forma iniziale dopo una sollecitazione), la ricerca ha permesso oggi di avere a disposizione una gamma di prodotti per ogni tipo di correzione e area del viso, da quelle statiche a quelle, appunto, altamente mobili».
Non solo, l’acido ialuronico è anche protagonista dei prodotti per la skincare, fondamentali sia per il recupero della pelle dopo i trattamenti, sia per una sua protezione quotidiana e per prolungare e potenziare gli effetti dei trattamenti filler. «L’acido ialuronico è infatti uno zucchero con un’importante struttura, in grado di trattenere moltissima acqua (1000 volte il proprio peso molecolare) creando così un reticolo iper-idratante sulla nostra pelle. Essere riusciti a preservarne il più possibile la struttura naturale potenziandone la capacità di »rete 3D» superficiale, ci ha permesso la formulazione di prodotti skincare dalla massima azione idratante, immediata e progressiva. E si sa, l’idratazione è indispensabile sia per il processo di recupero della pelle dopo i trattamenti oltre che per il suo corretto funzionamento quotidiano» continua Consolini
Un mercato in crescita
«L’acido ialuronico rappresenta oggi il 95% dei trattamenti estetici con filler in Europa, confermandosi la scelta principale per la sua sicurezza, versatilità e capacità di offrire risultati reversibili» afferma Giuseppe Buccelli, General Manager Teoxane Italia. «Dal 2010 a oggi, il mercato europeo dei filler ha registrato una crescita del 60%, passando da 2,6 milioni di trattamenti annuali a 5,5 milioni, a dimostrazione di una domanda sempre più forte per soluzioni non invasive e naturali».
I trattamenti più richiesti, da sempre, riguardano le labbra, l’area perioculare e la skin quality; negli ultimi anni, grazie a prodotti sempre più sicuri e performanti, l’acido ialuronico viene impiegato per il ripristino dei volumi del viso e la correzione della linea mandibolare, consentendo di offrire trattamenti full face personalizzati sia per le donne, sia per gli uomini» conclude Buccelli.