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Viso stanco e triste? Colpa delle rughe verticali

Sanihelp.it – Con il passare del tempo, sul viso si possono formare due tipologie di rughe. Quelle orizzontali, dette anche rughe della felicità, come le zampe di gallina, spesso associate a un viso sorridente, nell’immaginario collettivo hanno una connotazione positiva. Le rughe verticali si formano per la contrazione dei muscoli del viso o per l’effetto della gravità. Compaiono spesso più tardi e sono generalmente associate a un percepito più negativo. Sono infatti responsabili di quell'aria triste e stressata che molte donne riportano al dermatologo, anche quando si sentono serene e riposate.  


Esistono diversi tipi di rughe verticali. La ruga del leone, situata fra le sopracciglia, è detta anche ruga della glabella; i solchi naso-genieni, ai lati del naso; le rughe della marionetta o pieghe di amarezza, che incorniciano il mento; le rughe al di sopra delle labbra, che sono rughe sottili situate tra il labbro superiore e la parte bassa del naso. 

Queste rughe sono dovute contemporaneamente alla ripetizione della contrazione muscolare (i muscoli corrugatori permettono di aggrottare le sopracciglia, il muscolo elevatore naso-labiale determina il formarsi dei solchi naso-genieni, mentre il muscolo triangolare disegna le pieghe di amarezza), a una perdita progressiva di densità cutanea e all’appiattimento della giunzione dermo-epidermica.

«Durante le visite, le donne non parlano tanto delle rughe quanto di quell’aria triste, cupa, preoccupata, che non riflette realmente il loro stato d’animo – spiega la dermatologa Anny Cohen Letessier – Colpa delle rughe verticali, che sono i segni dell’invecchiamento che alterano più seriamente l’espressione del viso. Cominciano a creare disagio alle donne quando non scompaiono neanche se il viso è a riposo».

Le rughe verticali sono profonde e difficili da correggere. Oltre alla medicina estetica (filler permanenti o riassorbibili), una soluzione ottimale sono i cosmetici rimpolpanti, che ridensificano la pelle e riposizionano i volumi persi.

Contengono agenti idratanti, come acido ialuronico e vitamine, lipodipeptidi che rilanciano la sintesi di elastina, e retinolo, derivato dalla vitamina A, che agisce a due livelli: in superficie rende il volto luminoso, in profondità dona densità e materia alla pelle, per distendere le rughe anche marcate.

Fondamentale l'automassaggio quotidiano. Per la ruga del leone, appoggiare e premere i pollici fra le sopracciglia, poi sollevare e abbassare le sopracciglia senza spostare i pollici, come per sgranare gli occhi a dismisura: ripetere 10 volte.


Per i solchi naso-genieni: appoggiare indice e pollice di entrambe le mani ai lati del naso, simulando di parlare in un megafono. Tirare indietro gli zigomi al massimo, tentando di spingere in avanti le labbra il più possibile. Rilassare, ricominciare: ripetere 10 volte. Infine, per correggere le piccole rughe verticali del contorno labbra, appoggiare i pollici verticalmente sotto il labbro superiore ed esercitare una pressione cercando di richiudere la bocca.

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FonteVichy

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