Sanihelp.it – Scegliamo con cura shampoo, maschere, gel e lacche, facendo attenzione che siano adatti al nostro tipo di capelli e delicati su cute e lunghezze, ma poi, al momento della pettinatura o spazzolata, maltrattiamo la nostra testa usando strumenti non idonei o usando tecniche sbagliate. Pettini e spazzole, invece, hanno un loro rituale ben preciso: un uso scorretto o uno strumento non adeguato possono danneggiare i capelli e causare piccoli traumi ai bulbi piliferi.
Cominciamo dai pettini: si usano soprattutto sui capelli bagnati e servono principalmente a districare i nodi e acconciare i capelli, ma anche applicare impacchi e maschere o facilitare la distribuzione di lozioni e spray sulle lunghezze.
Devono avere le punte arrotondate, per non grattare il cuoio capelluto, e i denti non troppo fitti, per non strappare i capelli, soprattutto se sono fini e molto lunghi. I migliori sono quelli in legno, anche se sono meno resistenti di quelli in plastica, che sono più pratici perché si lavano più facilmente e durano di più ma, d’altro canto, caricano elettrostaticamente i capelli e li fanno svolazzare.
Quando i capelli sono bagnati, oppure al risveglio quando sono arruffati, è bene optare per un pettine a denti larghi, cominciando dalle punte e districandoli lentamente. Mai cominciare dalla base, soprattutto se i capelli sono molto lunghi: si rischia di strapparli. Delicatezza e attenzione anche ai capelli asciutti quando si tolgono i bigodini: le punte tendono ad aggrovigliarsi e vanno districate piano.
Un consiglio: se i incontra un nodo piuttosto ostinato, meglio non insistere con il pettina ma cercare di scioglierlo con le dita. No assoluto alla cotonatura! È terribile per i capelli perché apre le scagliette cornee e traumatizza le chiome, deformandole irrimediabilmente.
La spazzola invece è un ausilio prezioso per la pulizia quotidiana di cute e capelli: aiuta a rimuovere sporco, polvere e forfora e a mantenere i capelli lucidi. Dovrebbe essere usata la sera prima di andare a dormire (i famosi 100 colpi di spazzola…), per stimolare l’irrorazione del cuoio capelluto, e sempre prima di uno shampoo. Mai dopo, perché è troppo aggressiva sui capelli bagnati. Da preferire, quelle morbide e con setole naturali (ottime quelle di cinghiale o di maiale).
La spazzolatura deve seguire la naturale inclinazione del capello e andare dall’attaccatura alle punte, il massaggio sul cuoio capelluto deve essere delicato.
Pettine e spazzola dovrebbero essere accessori personali, quasi come lo spazzolino da denti, da tenere sempre puliti e in ordine. Basta sciacquarli con acqua calda e sapone neutro ogni due o tre giorni, non solo sulle setole ma anche sulla superficie, dove si accumulano i detriti rimossi dalla capigliature e le scagliette staccate dall’epidermide.