Sanihelp.it – Segnali di frenata dei consumi di cosmetici in Italia emergono dalla presentazione che Fabio Rossello, presidente di Unipro, ha tenuto sui dati elaborati dal Centro Studi dell'associazione. Pur confermando un trend generalmente stabile, il mercato cosmetico è atteso a fine 2012 a un livello prossimo ai 9.800 milioni di euro.
Sono i canali professionali a registrare le frenate più evidenti: -3,8% per l’acconciatura nel secondo semestre e +1,5% i saloni di estetica. Cala il consumo nel canale profumeria, atteso al -4% per la fine del 2012, e rallenta pure il mercato dei prodotti di bellezza venduti in farmacia.
In tenuta il mercato della grande distribuzione, che registra un segno positivo, soprattutto grazie alla distribuzione monomarca e alle superfici specializzate.
Nonostante un mercato interno poco dinamico e in presenza di livelli di esportazione positivi (anche se in calo), il fatturato dell’industria cosmetica nazionale è previsto in crescita per la fine del 2012, con un valore della produzione prossimo ai 9.300 milioni di euro.
Intanto, per incentivare le vendite, prendono sempre più piede i concetti di marketing sensoriale e visual merchandising, cioè tecniche mirate a emozionare e conquistare emotivamente il cliente.
Infatti, se la quasi totalità dei nostri comportamenti è regolata dalla parte più istintiva del nostro cervello, la presentazione dei prodotti, l’illuminazione, i colori, gli aromi e la musica utilizzati all’interno del layout dei negozi, oltre che la possibilità di guardare, toccare, provare e sperimentare senza essere infastiditi, diventano dei fattori chiave per il successo di un prodotto. Senza dimenticare l’importanza del sorriso di chi accoglie il cliente e del potere delle emozioni suscitate nel consumatore.
