Sanihelp.it – La pelle subisce quotidianamente svariate aggressioni che causano con il tempo l’invecchiamento, un processo involutivo irreversibile che si caratterizza per diminuzione dell’idratazione, comparsa di irregolarità della trama, perdita di elasticità, ipercheratosi, iperpigmentazioni.
In particolare l’invecchiamento cutaneo è determinato dall’insieme di disidratazione e stress ossidativo. La disidratazione è causata da diete iposodiche, uso di diuretici, digiuni prolungati, cibi inadeguati. Lo stress ossidativo è determinato da inquinamento, fumo, raggi UV e IR, terapie ormonali, radicali liberi.
«I radicali liberi sono molecole molto reattive che causano un danno ossidativo irreversibile alle membrane cellulari sino ad arrivare a intaccare il codice genetico cellulare – spiega la dottoressa Maria Gabriella Di Russo, dermatologa a Formia, Milano e Roma – Sono come la ruggine: fanno si che le cellule vadano in sofferenza e invecchino precocemente. Pensate che per ogni boccata di fumo di sigaretta vengono inalati più di 100 milioni di radicali.
Per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi risultano molto utili gli antiossidanti. Quelli enzimatici endogeni sono prodotti dall’organismo mentre antiossidanti non enzimatici devono essere introdotti con l’alimentazione (vitamine A, C ed E, betacarotene, flavonoidi, polifenoli, omega6, omega3, selenio, zinco).
Possiamo parlare di strategia In & Out, cioè fondata sulla sinergia tra nutraceutici e cosmeceutici. I primi sono sostanze con proprietà medicamentose presenti nell'alimento, utilizzati per prevenire malattie croniche, migliorare lo stato di salute, ritardare il processo di invecchiamento e aumentare l'aspettativa di vita. I cosmeceutici contengono ingredienti che in virtù della loro appartenenza farmacologica hanno una validazione scientifica approvata.
Il nutraceutico assunto per via sistemica svolge azione curativa dall’interno, estendendo a tutto l’organismo i suoi benefici. Il cosmeceutico svolge un’azione curativa locale, con i benefici limitati alla sola zona trattata.
La terapia In, cioè da assumere per bocca, prevede un sistema antiossidante integrato caratterizzato da una calibrata associazione in grado di contrastare dall’interno lo stress ossidativo indotto dai radicali liberi: acido lipoico con cisteina, acidi grassi polinsaturi, vit C, vit E, vit B1. L’acido lipoico è un potente antiossidante normalmente presente nell’organismo, è in grado di controllare l’iperattività di diverse forme di radicali liberi, è capace di recuperare la vitamina C ed E rese inattive dopo aver esplicato la loro azione antiossidante.
La vitamina C, conosciuta per le proprietà antiossidanti, in determinate condizioni biologiche genera radicali liberi: l’acido lipoico contrasta questo anomalo comportamento della vitamina C ripristinandone le proprietà antiossidanti.
È inoltre in grado di modulare la produzione di melanina, favorendo un colorito più omogeneo e prevenendo la formazione di macchie scure. Migliora le proprietà di barriera della cute, combatte la formazione e l’azione negativa dei radicali liberi.
La terapia Out consiste nell'utilizzo costante di una crema giorno e una crema notte. La prima ha funzione idratante, protettiva, antirughe, illuminante. La seconda svolge un'azione antirughe intensiva, compattante, levigante, idratante».
A questo proposito, anche all'ultimo congresso Aideco (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia) è stata ribadita l'importanza di una corretta alimentazione per la salute della pelle, eventualmente supportata dall'impiego di specifici integratori antietà.
«Gli integratori alimentari sono largamente diffusi per curare il fotoinvecchiamento – afferma il professor Leonardo Celleno, presidente di Aideco – Ma non solo: molte alterazioni dermatologiche necessitano di integrazione alimentare. Otto italiani su 10 hanno usato almeno un integratore nell’ultimo anno.
Ma attenzione – continua Celleno – l’uso dovrebbe essere specifico, mirato a un concreto bisogno e guidato dai risultati ottenuti in studi scientifici. Di alcune sostanze il nostro organismo non può utilizzare più di una certa quantità e l’eccesso si traduce in un accumulo dannoso o inutile».