Sanihelp.it – Dopo una giornata ti guardi allo specchio e il tuo viso ti sembra stanco, la pelle opaca, le rughe più evidenti? È colpa (anche) dell’inquinamento. Secondo uno studio pubblicato sul Journal for investigative dermatology, l’inquinamento favorisce un aumento del 20% di macchie scure e rughe. «L’esposizione al particolato ambientale (le cosiddette polveri sottili, che sottilissime diventano nano) contribuisce all’invecchiamento precoce della pelle – conferma il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia – I PM (Particulate Matter – Materia Particolata), specialmente i più piccoli, possono penetrare per via transepidermica e attraverso i follicoli piliferi, con induzione all’aging cutaneo attraverso recettori specifici.
Benzene e idrocarburi policiclici aromatici in percentuale molto alta vengono inglobati nei PM. I gas nocivi e l’ozono, derivati dall’inquinamento, con la simultanea esposizione agli UVA agiscono sinergicamente per aumentare l’insorgenza di tumori cutanei. L’ozono induce stress ossidativo attraverso la formazione di prodotti della perossidazione lipidica, a cascata per gli strati più profondi. Inoltre l’inquinamento, specialmente quello legato al traffico veicolare, in uno studio epidemiologico del 2016 sembra contribuire allo sviluppo delle lentiggini sul viso di caucasici e asiatici.
La continua esposizione allo smog favorisce la proliferazione di radicali liberi, metallo-proteinasi e altri enzimi che possono degradare col tempo le componenti del tessuto connettivo (non solo collagene ed elastina). Le conseguenze sono molteplici: accumulo di sporco che ingloba sostanze nocive, disidratazione, desquamazione, maggiore predisposizione a irritazioni, allergie e dermatiti, comparsa di macchie, aspetto spento e grigiastro. Una volta alterato il film idrolipidico, tutte le sostanze endogene penetrano più facilmente attraverso l’epidermide, esponendo la struttura cutanea a rischi maggiori. Gli individui con pelle sensibile sono particolarmente suscettibili.
Oltre alla protezione solare per evitare la sinergia negativa tra UVA e agenti dannosi, un’azione anti-inquinante è alla portata di tutti: è la detersione, che ha come primo compito proprio la rimozione dei residui di tossici ed inquinanti, nel modo più fisiologico possibile. Quest’atto cosmetico, a volte considerato banale, in realtà è la prima vera difesa nei confronti degli inquinanti ambientali», conclude l'esperto. Fondamentale l’utilizzo di prodotti delicati e con specifici attivi antismog, a effetto detox e purificante. La beauty routine di pulizia si completa con l’utilizzo settimanale di scrub e maschere con argilla naturale ed estratti purificanti, per pulire più in profondità e ristabilire l’equilibrio epidermico.