Sanihelp.it – Un nuovo filler rappresenta una svolta importante nel campo della correzione degli inestetismi del viso, monopolio dell’acido ialuronico da quasi 20 anni. Erelle, questo il suo nome, è a base di CMC (carbossimetilcellulosa sodica purissima cross-linkata): un polimero reticolato derivato dalla cellulosa, appartenente alla stessa famiglia dell'acido ialuronico (HA), completamente riassorbibile e bio-compatibile, non di origine animale, non sintetico e non batterico.
Consente di intervenire non solo sulle rughe, dalle più sottili ai solchi profondi, ma anche di modellare aree del viso più estese (guance, zigomi, mento, arco mandibolare), migliorare le lassità localizzate e gli stati di lipo-atrofia secondaria.
La carbossimetilcellulosa è in grado di produrre un aumento dei tessuti già allo stato nativo. Cross-linkata con BDDE, ha un effetto di sollevamento dei tessuti e una resistenza alla deformazione meccanica maggiore rispetto agli HA cross-linkati, grazie al risultato plastico che la caratterizza. La reticolazione (o cross linkaggio) e la mancanza di enzimi specifici in grado di degradare la molecola all'interno del corpo umano, fanno sì che l'impianto abbia una durata superiore alla media.
Esercita inoltre nel derma anche un effetto anti-age di tipo reverse, o bio-rigenerazione: inibisce infatti l'azione dell' enzima ialuronidasi e preserva l'acido ialuronico endogeno che, permanendo nei tessuti, continua a svolgere in profondità la sua attività di idratazione e riparazione tissutale.
Il meccanismo d’azione, non basandosi sulla stimolazione fibroblastica, non dà origine a fibrosi e conferisce al tessuto morbidezza e risultati naturalissimi. Totalmente riassorbibile, il filler viene degradato mediante un meccanismo di idrolisi non enzimatica, a opera di colonie di macrofagi isolate all' interno dell' organismo. Esiste in tre formulazioni che consentono un ampio range di trattamenti, dalla bio-rigenerazione al riempimento volumizzante.
