Sanihelp.it – Le rughe iniziano a manifestarsi mediamente dopo i 25 anni, sono la conseguenza di intensa mimica, eccessiva esposizione al sole, inquinamento, predisposizione genetica, scarsa cura della pelle, oltre che del passare degli anni.
Si possono classificare in rughe di senescenza e rughe di espressione. Le prime si manifestano con il naturale andamento dell’età, perdendo l’elasticità e la compattezza naturale, le altre si manifestano su un’epidermide relativamente giovane. Entrambe si formano a seguito di un cedimento delle strutture cutanee dovuto a una carenza di collagene ed elastina, per lo stiramento e l’estensione ripetuti.
«Le rughe non sono altro che i segnali esterni di modificazioni microscopiche che avvengono a livello dell’epidermide e del derma, cioè maggiore rigidità, perdita di elasticità e turgore dei tessuti – afferma Maria Gabriella di Russo, specialista in Idrologia Medica, medico estetico socio di Aiteb (Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino).
Si distinguono in rughe glifiche, quelle tipiche di chi ha preso troppo sole e ha danneggiato la sua cute; grinze o pieghe del sonno dovute al fatto che quando si dorme il volto può assumere posizioni particolari; rughe lineari o di espressione la cui disposizione è caratterizzata dal tipo dicontrazione che hanno i muscoli mimici del volto».
Le rughe si classificano anche in statiche e dinamiche. Le prime dipendono dagli effetti della forza di gravità, combinati con la perdita di grasso sottocutaneo, rimodellamento osseo e dei tessuti molli. Le seconde sono legate al movimento facciale: ripetendo giorno dopo giorno le stesse espressioni, i muscoli sotto pelle si contraggono creando linee che appaiono tra le sopracciglia (rughe glabellari), sulla fronte e ai lati degli occhi (zampe di gallina).
La formazione è legata alla perdita di elasticità: le fibre elastiche si rompono e la cute non ritorna più liscia dopo un’espressione mimica e i segni si vedono sul volto quando è a riposo. Tra le cause principali dello stile di vita sono determinanti l’esposizione al sole, il fumo, l’inquinamento, l’alimentazione, l’idratazione, l’uso di terapie ormonali, oltre che l’eccessiva mimica facciale: basta guardarsi allo specchio mentre si parla, quando si è al telefono, per capire che il volto si muove molto di più di quanto crediamo.
Genere ed etnia incidono sulla formazione delle rughe. I caucasici sono più soggetti alla formazione di rughe rispetto agli ispanici o agli asiatici. Differenze ci sono anche tra uomini e donne: i primi, che hanno muscoli mimici molto più potenti, presentano rughe più profonde intorno agli occhi e alla fronte. Intorno alla bocca e alle guance, invece, grazie alla presenza dei follicoli della barba che conferiscono al derma maggiore robustezza, le rughe dei maschi sono al contrario molto meno profonde di quelle femminili.Il codice a barre è una prerogativa solo della donna. Anche il fototipo incide: chi ha i capelli rossi presenta meno rughe rispetto a chi li ha scuri.
Uno stile di vita sano, una pelle ben idratata, l'uso di occhiali da sole al fine di evitare di strizzare troppo gli occhi con l’eccessiva luce, e da vista quando richiesti mentre si lavora al pc, si guarda la televisione o si legge un libro, sono piccoli accorgimenti per rallentare la formazione delle rughe. Le creme cosmetiche migliorano la texture e la qualità della pelle, mantenendola ben idratata.