Sanihelp.it – Dottore, vorrei assomigliare a Chiara Ferragni. L’effetto social network in chirurgia plastica passa anche da nuovi modelli di riferimento: oggi le donne in visita dal chirurgo plastico non portano più solo le foto di attori o cantanti.
«Sempre più spesso in studio mi vengono mostrate le immagini di influencer o blogger, come Chiara Ferragni o Chiara Biasi, come esempi cui ispirarsi», afferma Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico del surgery network ChirurgiadellaBellezza, che lavora a Lecce, Salerno, Napoli, Roma, Milano e Verona ed è socio della Fime (Federazione Italiana Medici Estetici).
«Oggi, con i social network, le persone si confrontano con il proprio aspetto a ogni ora, da angolature diverse e in situazioni differenti. Ci si rende conto di particolari a cui non si era mai fatto caso: oggi sono loro a farmi notare le asimmetrie e i difetti del volto. Grazie ai filtri fotografici si realizza come cambia il viso con una grana della pelle migliore, senza occhiaie e rughette. Un aspetto che interessa soprattutto le quarantenni, sempre più contagiate dalla passione per i selfie. Ci sono anche App che consentono di modificare le immagini: si solleva il lato B o si rende più generoso il décolleté».
Dopo avere visto una versione migliore di se stessi sui social, molti decidono di diventare così nella realtà. Nel 2017, il 42% dei chirurghi plastici soci dell’AAFPRS (American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery) ha avuto individui che si sono avvicinati alla chirurgia estetica per sembrare migliori nei selfie, su Instagram e Snapchat.
Quali sono gli interventi più richiesti? Per il viso, botulino, filler e trattamenti per la pelle, ma anche ritocco alle labbra e al naso. A convincere sono le modalità più soft dell’intervento: oggi con la smartrinoplastica, il post operatorio è indolore, dopo soli 4 giorni si tolgono le medicazioni e non si usano più i tanto odiati tamponi.
Cresciute anche le richieste per togliere la bolla di bichat, rendendo il viso più sfinato, mentre una novità riguarda il doppio mento: fino a pochi mesi fa, l’unica soluzione per ridefinire i contorni del viso era chirurgica. Da maggio invece è stata introdotta Kybella, una punturina che consente di sciogliere il grasso in eccesso.
Per il corpo, il must è il ritocco al seno: sempre più apprezzata la smartmastoplastica, metodo di intervento con tempi di recupero ridotti e ottimi risultati estetici. Per migliorare i belfie, ossia le foto del lato B, sono cresciute anche le richieste di liposcultura e lipofilling o filler ai glutei.
«Importante è interrogarsi sulle ragioni di queste richieste: il desiderio di seguire una moda o una motivazione vera, con aspettative realistiche – conclude Bove -. Il rischio è pensare che esista sempre una versione migliore di se stessi e l’obiettivo da raggiungere sia la perfezione. Una pressione che, alla lunga, è difficile sostenere».