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Unghie sane e pulite tengono lontane le infezioni

Sanihelp.it – Poche persone sanno che anche le unghie sono soggette a malattie: le infezioni fungine o onicomicosi sono le più comuni e rappresentano il 50% dei disturbi ungueali. 


Ne soffre il 10% dei connazionali ma nell’età compresa tra i 40 e 60 anni la percentuale sale al 15/20%. L’onicomicosi colpisce maggiormente le unghie dei piedi. Un fenomeno in crescita, soprattutto nelle donne, a causa anche del mutamento degli stili di vita (maggiore frequentazione di luoghi pubblici, cure estetiche non sicure, incremento attività sportiva, utilizzo frequente di detergenti).

Onicomicosi è provocata prevalentemente da un fungo, ma la causa si può ricercare anche in lieviti e muffe. Il fungo penetra attraverso microfessure e crepe dell’unghia, abbatte lo strato di cheratina utilizzandone i componenti per crescere velocemente modificando il PH dell’unghia (da acido ad alcalino).

Anche se il fenomeno è in aumento le unghie dei piedi, rispetto a quelle delle mani, restano le più soggette alla malattia perché restano costrette per lungo tempo all’interno delle scarpe, in un ambiente caldo e umido, ideale per la proliferazione dei funghi. Un’altra probabile causa è la più scarsa circolazione sanguigna rispetto alle unghie delle mani con conseguente minore riconoscimento ed eliminazione dell’infezione da parte del sistema immunitario. 

Pochi ma importanti accorgimenti sono indispensabili: asciugare bene mani e piedi, compresa la pelle tra le dita; prediligere calze in fibra naturale e cambiarle spesso; alternare scarpe chiuse con quelle aperte; non camminare scalzi nei luoghi pubblici; non strappare o tagliare la pelle intorno alle unghie perché si potrebbero creare lacerazioni attraverso le quali ci si potrebbe infettare.

Molteplici i fattori di rischio: avere una sudorazione eccessiva, tenere le mani in acqua per molte ore, indossare calze e scarpe che impediscono la traspirazione e non assorbono il sudore, camminare a piedi nudi in ambienti pubblici umidi (piscine, palestre, spogliatoi), avere piccole lesioni o infezioni della pelle o delle unghie, soffrire di diabete o di disturbi circolatori a carico del sistema immunitario.

Lo specialista di riferimento è il dermatologo che controllerà le unghie e – se del caso – raccoglierà alcuni frammenti della parte inferiore per esaminarli al microscopio. Altro specialista di riferimento è il podologo.


Tra i rimedi più efficaci, i farmaci di uso locale, come creme o gel, con formulazioni che permettono un’ottima penetrazione del principio attivo per l’eradicazione del fungo. Il trattamento richiede 6 mesi di terapia per le unghie delle mani e fino a 12 mesi per quelle dei piedi. Nei casi più gravi si può ricorrere a farmaci per bocca o persino all’intervento chirurgico.

Pochi e semplici consigli igienici: per le unghie delle mani, lavarle dopo aver toccato un’unghia infetta; mantenerle pulite, asciutte e corte; evitare prodotti non sicuri (smalti, unghie finte) che potrebbero trattenere l’umidità aggravando l’infezione. Alle unghie dei piedi evitare traumi, indossare scarpe comode, preferibilmente con tacco basso e punta larga.

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FonteSandoz

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