Sanihelp.it – C’è chi preferisce godersi il sole standosene comodo su sdraio o lettino. E chi, invece, non riesce a star fermo, e trascorre le giornate tra bagni, partite di beach volley, trekking in montagna o escursioni in mountain bike.
Ma lucertole e gazzelle hanno comunque qualcosa in comune, spiega Assolatte: rischiano che il sole, la salsedine e il vento provochino spiacevoli effetti sulla pelle, che vanno dagli eritemi alle rughe profonde fino all’aumento del rischio di danneggiare il Dna cellulare, predisponendo ai tumori cutanei.
Oltre a esporsi con buon senso e l’indispensabile crema protettiva, è importante che lucertole e gazzelle puntino sugli alimenti più adatti per proteggere la pelle, evitando che si disidrati, diventando meno tonica, meno compatta e meno elastica.
Per le lucertole, pigre sotto il sole: la pelle è costantemente esposta ai raggi UV e surriscaldata, quindi serve una dose extra di antiossidanti. Menù consigliato: 100 g di fragole + 1 yogurt probiotico + 20 g di mandorle + 1 pomodoro + 100 g di formaggio fresco con fermenti lattici vivi.
Consumando questi alimenti, nell’arco di una giornata, si fa il pieno di fermenti lattici probiotici, che promuovono l’equilibrio della flora batterica, che in estate può subire variazioni a causa del caldo intenso, dei viaggi e dell’alimentazione disordinata. Una microflora intestinale sana migliora la salute e l’efficienza della pelle, com’è emerso da numerosi studi, l’ultimo dei quali pubblicato su The Journal of Alternative and Complementary Medicine.
E poi vitamina C: come antiossidante difende la pelle dai danni profondi dei raggi UV e regola la produzione di melanina. Ma soprattutto stimola la produzione di collagene, che scongiura la formazione delle rughe di espressione causate dalla contrazione dei muscoli del viso causata dal sole intenso.
Vitamina E: protegge le membrane cellulari dal deterioramento indotto dai raggi ultravioletti e aiuta a preservare le scorte cutanee di acqua. Inoltre previene la comparsa delle macchie solari. Licopene: è uno dei più efficaci antagonisti dell'ossigeno singoletto, uno tra i più aggressivi radicali liberi indotti dalle lunghe esposizioni solari.
Per le gazzelle, dinamiche sotto il sole: attività fisica, movimento e sport non fanno solo rischiare una profonda disidratazione, ma con il grande caldo causano anche vasodilatazione. Urge dissetare la pelle dall’interno e rinforzare i capillari con i nutrienti giusti.
Menù consigliato: 1 frullato di latte e mirtilli + 100 g di albicocche + 100 g di pesce azzurro + 50 g di formaggio stagionato.
Consumando questi alimenti, nell’arco di una giornata, si fa il pieno di Omega 3: favoriscono i processi di auto-rigenerazione dell’epidermide, rafforzano le membrane cellulari, riducono le perdite transdermiche d’acqua. Così la pelle appare più distesa e con meno micro rugosità causate dall’aridità cutanea.
Vitamina A: aiuta le cellule epiteliali a rigenerarsi con regolarità e a rimanere compatte. Fondamentale se, oltre alla secchezza, compaiono anche segni di desquamazione.
Bioflavonoidi: svolgono un’azione antinfiammatoria e rigenerante, proteggendo i capillari dalla vasodilatazione determinata dall’esposizione al sole e allo sport.
Calcio e selenio: questi due minerali, presenti nei latticini, possono avere un ruolo positivo sulla microcircolazione capillare, come dimostrato da uno studio pubblicato sull’European Journal of Nutrition.
Per tutti: quando fa caldo occorre aumentare l’assunzione di vitamine che favoriscono l’azione degli enzimi anti radicali liberi. Il jolly: 10 grammi di burro a crudo. Consumandolo, a colazione, si fa il pieno di vitamina A: contribuisce alla produzione di costituenti cellulari fondamentali, come i proteoglicani che mantengono giovane la pelle. Inoltre, è utile nella cicatrizzazione e nelle riparazioni cellulari, protegge contro i danni ambientali e regola il rinnovo dello strato superficiale della pelle.
10 g di burro apportano solo 75 calorie e forniscono 90-100 mcg di vitamina A, pari a un sesto circa di quella che serve in un giorno. Il burro ha inoltre un buon potere saziante e contribuisce ad abbassare l’indice glicemico di un pasto ricco di carboidrati come la prima colazione dolce.
Contrariamente a quello che si crede, non fa ingrassare poiché i suoi acidi grassi a catena corta e media non vengono immagazzinati sotto forma di adipe, ma sono bruciati dall’organismo per ottenere energia di pronto uso.