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Macchie: trovata la triade che le mette k.o.

Azione localizzata

Sanihelp.it – Le macchie scure o iperpigmentazioni sono dovute a fattori genetici, problemi ormonali, esposizione al sole, inquinamento, acne e stile di vita. Tali cause interferiscono con la produzione di melanina, provocandone una manifestazione difforme su viso, décolleté e mani.
Le macchie possono comparire già intorno ai 30 anni, divenendo più evidenti con l’età. Un’eccessiva esposizione al sole, l’invecchiamento, l’inquinamento o un’alimentazione sbagliata determinano una condizione di infiaminfiammazione che genera un’eccessiva produzione di melanina e, dunque, una pigmentazione non uniforme. 


Esistono diverse tipologie di macchie: iper-pigmentazioni dovute a lesioni, macchie senili (causate da invecchiamento biologico e raggi solari), efelidi, lentiggini e melasma. Solo le prime tre possono migliorare grazie all’applicazione di creme schiarenti o peeling, necessitano tuttavia di una protezione solare quotidiana anche in città per evitarne il peggioramento.

L'iperpigmentazione da traumi si manifesta a seguito di acne (la causa più comune) o cicatrici e può interessare anche le pelli giovani. Si traduce in macchie molto scure che risultano più evidenti nelle persone con un fototipo più scuro. Le macchie senili compaiono generalmente dopo i 40 anni su viso e mani. Tendono a essere ben delimitate e possono apparire più chiare o più scure. La loro profondità e reversibilità può essere determinata solo mediante lampada di Wood, strumento utilizzato in campo medico.

Accanto all’invecchiamento biologico, è l’esposizione ai raggi UVA e UVB in tutte le stagioni che concorre a generare questa tipologia di macchie, in particolare se la pelle non viene protetta. Il processo di invecchiamento dovuto all’esposizione solare, denominato photo-aging, non conosce stagionalità: i raggi solari esercitano la loro azione anche attraverso nuvole e vetri. Per esempio chi guida per molte ore tende a sviluppare le macchie sul lato del viso esposto all’esterno dell’abitacolo.

Le efelidi compaiono unicamente nelle zone esposte alla luce, soprattutto su volto e décolleté, e sono frequenti nei soggetti con capelli rossi o biondi. Sono generate a seguito di un processo di ossidazione causato dai raggi UVA e tendono a comparire nei mesi estivi per attenuarsi in inverno. Le lentiggini sono accumuli molto superficiali di melanina che non possono essere corretti. Riconoscibile per la caratteristica forma che ricorda una carta geografica, il melasma è dovuto soprattutto a problemi ormonali e alla gravidanza. Tendono a peggiorare in seguito all’esposizione al sole e sono di difficile soluzione. Non possono essere trattate con peeling chimici; possono unicamente essere attenuate con depigmentanti specifici. È importantissimo proteggerle con un filtro solare. 

La dottoressa Mariuccia Bucci, nutridermatologa, ha esaminato gli studi più recenti sull’iperpigmentazione e identificato come approccio più efficace la Triade di Kligman, un trattamento diffuso in ambito dermatologico che prevede la combinazione di tre ingredienti: cortisone (anti-infiammatorio), idrochinone (inibitore della tirosinasi melanina) e acido retinoico (esfoliante e uniformante). È ampiamente dimostrato che l’utilizzo associato dei tre componenti risulta più efficace dell’applicazione dei singoli attivi. 

Esistono anche attivi cosmetici in grado di riprioporre le tre azioni correttive della triade di Kligman: inseriti in sieri ultra concentrati, creme correttive ed emulsioni colorate, schermano dai raggi solari, contrastano il fotoaging e gli effetti degenerativi del sole su collagene ed elastina, illuminano e uniformano l'incarnato attenuando le discromie e riducendo la comparsa di nuove macchie agendo sull'infiammazione, inibiscono la sintesi di melanina e aumnentando il turnover cellulare, per una pelle nuova e priva di irregolarità.


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