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Come la radiofrequenza ha cambiato il mondo della bellezza

Sanihelp.it – Ha cambiato radicalmente la pratica della medicina estetica, riducendo al minimo l’invasività e mantenendo ad alti livelli i risultati, senza alterare le naturali armonie della figura. «La radiofrequenza è una delle più interessanti novità degli ultimi 10 anni – sottolinea Nicolò Scuderi, professore di chirurgia plastica e presidente della Conferenza italiana per la riparazione dei tessuti al 40° congresso della Società italiana di medicina estetica – consente di intervenire su zone difficilmente trattabili con altre metodiche e fornisce dei risultati molto evidenti, tanto da rivaleggiare in qualche caso anche con quelli chirurgici. È sinergica con altre metodiche medico estetiche ( i filler per esempio) ed è molto duttile: variando i parametri di calore e di energia prodotti dal macchinario, si possono avere effetti diversi, che vanno da un effetto tensivo a uno fibrolitico, fino ad attuare un’azione lipolitica mirata».


La procedura consiste nell’inserimento sottocutaneo di un’agocannula e di una sonda che trasmette il calore generato dalla radiofrequenza ai tessuti. Lo specialista può selezionare la temperatura adatta all’ottenimento del risultato desiderato: con una temperatura di circa 50° C, il passaggio dell’agocannula produce la retrazione delle strutture collageniche del derma (con conseguente effetto lifting) e attiva i fibroblasti fondamentali per riparare il derma stimolando la produzione di collagene. A circa 60° C ha un effetto fibrolitico, ovvero riesce a eliminare aderenze tissutali derivanti da traumi o interventi chirurgici. Alzando ulteriormente la temperatura ai 70° C, ha un’azione lipolitica e permette di eseguire una liposcultura anche in zone difficili come quella sotto-mentaliera, delle braccia e dell’interno cosce.

Ottimi  risultati dell’applicazione a livello del volto, dove è stata impiegata per contrastare il naturale cedimento dei tessuti dovuto all’età. «L’estrema precisione e l’attento controllo delle aree da trattare garantiscono un recupero significativo di tonicità che riesce a mantenersi nel tempo. Sono risultati comprovati dalla pratica clinica – rileva Scuderi – il gruppo di persone da noi seguito e stato analizzato anche da un medico estetico esterno alla nostra indagine. I controlli sono stati effettuati a distanza di 3 e 6 mesi dal trattamento e tutti hanno confermato la sua bontà. Erano ben visibili effetti quali riduzione delle rughe, sollevamento degli zigomi e delle guance, qualità della pelle migliorata. Ma la conferma più importante è arrivata dall’autovalutazione: in tutti i casi hanno affermato di avere una percezione di sé migliore di prima».

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FonteSime

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