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Chiara Ferragni: il digital detox fa più bella la pelle

Fai come lei

Sanihelp.it – Venerdì 14 settembre 2018 Chiara Ferragni si è concessa una giornata di digital detox. Per tutto il giorno la fashion bloggger e imprenditrice non ha postato contenuti sul profilo Instagram suscitando curiosità tra i suoi follower e svelando, la mattina dopo, di aver voluto prendersi del tempo per provare una nuova crema idratante per il contorno occhi, formulata per favorire la riparazione e la prevenzione degli effetti dell’esposizione alla luce blu emessa dai dispositivi digitali. 


I risultati di questa pausa di bellezza, secondo Chiara, sono visibili tanto che la neosposa dichiara di voler ripetere più spesso questo piccolo rituale lontano da smartphone e tablet. Che questi dispositivi danneggino la pelle, infatti, lo ribadiscono gli esperti da tempo. 

Recenti studi confermano che la luce-blu violetta è in grado di provocare danni rilevanti – come macchie, rughe e colorito grigiastro – soprattutto a fronte di uno stile di vita iperconnesso, tenendo conto che, mediamente, ogni persona trascorre 6 ore al giorno davanti ai 4 schermi di device che possiede.

«Sono già note le patologie legate alla sovraesposizione alla luce blu, dall’invecchiamento precoce degli occhi ai disturbi del sonno, ma quelle legate alle alterazioni della pelle sono state oggetto di recenti studi – commenta la dottoressa Maddalena Montalbano, specialista in medicina estetica e dermatologica a Milano – Questa luce, utilizzata in terapie dermatologiche – come la cura dell’acne o della psoriasi – può essere benefica ma una prolungata esposizione, come nei tempi attuali, genera alla pelle uno stress ossidativo importante, l’anticamera dell’invecchiamento.

Aumentare le difese della pelle dalle radiazioni blu è possibile non solo utilizzando rivestimenti e filtri appositi per gli schermi ma anche usando creme che abbiamo effetto protettivo, con scudo anti-esposoma, e correttivo e antiage insieme.

Preparati di ultima generazione che contengono un mix di ingredienti– tra cui estratti di sangue di drago– uniti a gomme vegetali naturali che creano un effetto second skin protettivo e antiadesione, cioè capace di far scivolare via dalla pelle le particelle inquinanti. L’effetto correttivo, invece, è garantito dal retinolo e dall’acido ialuronico che, insieme alla vitamina C ed E, impediscono la formazione di macchie e agiscono sulla perdita di luminosità.

Suggerisco agli iper connessi di inserire queste creme – che presentano gamme diverse, adatte a tutti i tipi di pelle e alle esigenze particolari – nella beauty routine quotidiana per prevenire e curare i danni causati da luce blu. Un’attenzione deve essere prestata alla zona perioculare, in cui le opsine presenti, proteine fotorecettrici capaci di assorbire la luce blu, se sottoposte a un’esposizione eccessiva, sono colpite da stress ossidativo che causa inestetismi e rughe.


Per prevenire i danni cellulari causati dalla luce blu ci sono nuovi trattamenti mirati che contengono peptidi speciali, estratti da una varietà di cacao, che migliorano l’assorbimento della luce blu e diminuiscono la produzione di radicali liberi. Restano valide le buone abitudini – come introdurre cibi ricchi di antiossidanti nell’alimentazione e assicurare una continua idratazione della pelle – che potenziano i benefici delle creme. Il consiglio in più? Spegnere pc e computer e camminare in mezzo alla natura!». 

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