Sanihelp.it – L’estate è alle porte, ma c’è ancora tempo per la remise en forme. Ecco i trattamenti più richiesti e consigliati in questa stagione.
Carbossiterapia. «Utilizza l’anidride carbonica per stimolare la riossigenazione dei tessuti. Permette non solo di migliorare il microcircolo, aumentando l'elasticità e il ringiovanimento della pelle, ma aiuta anche a ridurre i piccoli accumuli di grasso» affermano Raffaele Rauso e Pierfrancesco Bove del surgery network ChirurgiadellaBellezza. Il trattamento è semplice e veloce, ma è necessario pensarci per tempo. «È possibile eseguire una seduta alla settimana: a seconda dell'area e della profondità del problema, si programma un ciclo di sedute di 10-30 minuti ciascuna».
Addominoplastica. Richiesta sia da uomini sia da donne, è un’operazione utile per risolvere sia l’eccesso di cute che segue di solito una gravidanza o una rapida perdita di peso, sia per eliminare l’addome globoso, dovuto a un accumulo eccessivo di grasso. Le cicatrici di solito si localizzano sotto la linea dello slip, così da essere invisibili. L’intervento dura due-tre ore e nei casi di mini-addominoplastica si può eseguire in day hospital» affermano gli specialisti.
Aumento del seno. Novità del momento è la smart mastoplastica, una combinazione di procedure che consente di ottimizzare i tempi dell’intervento (mezz’ora circa contro le due ore di una mastoplastica tradizionale), riducendo l’edema e il gonfiore. Ciò comporta anche tempi di recupero accorciati: avendo assunto basse dose di farmaci anestesiologici, la donna li smaltisce in poco tempo, risvegliandosi pressoché senza dolore grazie all’anestetico locale infiltrato prima di operare.
Biostimolazione e PRP. «Il sole resta il nemico numero uno della pelle, soprattutto del viso. Biostimolazione e biorigenerazione cutanea con PRP (plasma ricco di piastrine) aiutano a dare al viso un aspetto luminoso e fresco. Consistono nell’infiltrazione di plasma ad alto contenuto piastrinico, che stimola e attiva i fibroblasti. Il plasma si ottiene centrifugando il sangue autologo (prelevato dallo stesso individuo) all’interno di un processo che termina con la produzione di una parte di plasma ad alta concentrazione di piastrine.
La biostimolazione consiste nello stimolare i fibroblasti. Il tutto attraverso microiniezioni sui punti strategici di acido ialuronico in una formulazione naturale e a basso peso specifico, associato a vitamine ed amminoacidi. Sia per il PRP sia per la biostimolazione sono necessarie più sedute, a seconda del grado di invecchiamento.