Sanihelp.it – Inutile ripetere che l’impresa non è facile e che per tenere sotto controllo un nemico insidioso è meglio conoscerlo bene. «Bisogna tener presente innanzitutto che la cellulite è un problema progressivo, che evolve nel tempo e che proprio per questo richiede cure costanti» commenta la dottoressa Maddalena Montalbano, specialista in medicina estetica a Milano.
Da un primo stadio, il più precoce e l’unico reversibile, caratterizzato da un ristagno di liquidi e quindi da un edema diffuso e dai classici segni della pelle a buccia di arancia che si notano solo comprimendo le zone interessate, si passa al quello fibroso che vede la formazione di piccoli noduli visibili.
«Si arriva poi al terzo stadio, quello dove i noduli, costituiti da cellule di grasso già ingrossate, si fanno dolenti al tatto per arrivare all’ultimo in cui la pelle assume il caratteristico aspetto a materasso accentuato da noduli ancora più voluminosi» commenta l’esperta.
Questo il momento giusto per ritornare ad applicare con regolarità un trattamento contro i cuscinetti. Non servono formule urto visto che si ha davanti un buon lasso di tempo ma occorrono invece prodotti su misura. «Al primo e al secondo stadio è utile applicare con regolarità una crema ipertonica a osmosi attiva che ha un’azione di richiamo dell’acqua interna al corpo verso l’esterno» commenta l’esperta.
«In questa categoria di trattamenti gli ingredienti più efficaci sono sodio e cloruro, escina e caffeina; ottima la strategia di alternarli con prodotti a effetto drenante che incrementano il flusso del microcircolo a base di curcuma, ginger, alga spirulina e peperoncino» suggerisce la dermatologa.
«Al terzo stadio servono invece trattamenti con sostanze dall’azione lipolitica come la carnitina e la sinefrina, da applicare dopo un gommage perché penetrino meglio e da abbinare ad altri prodotti riducenti a base di gambo di ananas, ippocastano e fosfatidilcolina. In aggiunta si può prevedere anche l’utilizzo di creme dall’effetto freddo che stimolano il metabolismo delle cellule lipidiche con una sorta di movimento interno che facilita lo smaltimento dei grassi di deposito» spiega la dottoressa Montalbano.
Quello che conta, al di là della scelta del prodotto, è applicare il trattamento scelto con costanza, una volta al giorno magari sfruttando le ore notturne per potenziarne gli effetti.
Anche l’alimentazione conta. Non è il caso di imporsi restrizioni eccessive ma di avere un occhio attento a quello che si sceglie. «No agli alimenti che producono radicali liberi: quindi stop a fritti, zuccheri raffinati, insaccati e formaggi in eccesso mentre ideale è aggiungere sempre del peperoncino ai piatti per stimolare il metabolismo» spiega l’esperta.
Utile anche ricorrere agli integratori capaci di coadiuvare la microcircolazione e la lipolisi grazie a sostanze come la bromelina, la centella asiatica, il te verde, la vitamina E e l’estratto di arancio amaro.
Bere rimane poi una delle buone abitudini per tenere sotto controllo la cellulite. Le verdure primaverili sono un concentrato non solo di acqua ma anche di vitamine, sali e preziosi antiossidanti: portarle in tavola con regolarità, condite con un filo di olio extravergine di oliva a crudo, è un aiuto prezioso contro ritenzione, gonfiori e cuscinetti.
Ora che è possibile via libera poi al movimento. La camminata funziona sempre. «Ha una valida azione stimolante sulla circolazione sanguigna e linfatica: importante rispettare sempre la buona regola di non fermarsi ogni secondo ma di camminare spedite per almeno dieci minuti di seguito prima di fare una sosta» conclude l’esperta.