Sanihelp.it – Capelli secchi e spenti, fragili e facili alla caduta. Succede spesso al cambio di stagione e la ragione va trovata nelle aggressioni estive, il sole in testa, che compromettono la vitalità dei bulbi piliferi aprendo la strada a una progressiva perdita di densità.
«Sulla nostra testa ci sono tra i 90 mila e i 120 mila follicoli» spiega il professor Fabio Caviggioli, direttore sanitario delle cliniche di medicina e Chirurgia estetica Juneco con sedi a Milano City Life e Roma Est. «Il ciclo di vita del capello all’interno del follicolo prevede tra fasi, crescita, quietanza e caduta che si susseguono a rotazione l’una dopo l’altra nel corso della vita, influenzate dalle variazioni ormonali, sia negli uomini che nelle donne».
La medicina estetica propone una valida soluzione per una chioma morbida, sana e luminosa: l’hair filler, un trattamento di biorivitalizzazione specifico per ridare vitalità ai capelli stressati e fragili. «Si procede con una serie di micro-iniezioni a base di un cocktail di acido ialuronico utilizzato come veicolo di peptidi biomimetici» spiega il dottor Caviggioli.
Eseguite senza anestesia, le infiltrazioni agiscono mimando la funzione degli ormoni che sono fondamentali per la salute del bulbo, garantendo equilibrio alla struttura del follicolo e prevenendo la caduta del capello.
«I peptidi biomimetici uniti all’acido ialuronico sono in grado di contrastare lo stress ossidativo e migliorare le condizioni della struttura del bulbo con un forte potere rigenerante capace di rivitalizzare un capello asfittico e opaco rivitalizzandolo e rinforzandolo» continua l’esperto. Il trattamento, sicuro e privo di effetti collaterali, ha una durata di un quarto d’ora al massimo e va ripetuto per tre, quattro volte a distanza di una settimana, per un risultato performante.
Se invece la chioma comincia già a diradarsi si può intervenire con la tecnica PRP, una metodica di medicina rigenerativa basata sulle proprietà dei fattori di crescita presenti nel sangue in grado di stimolare l’attività delle cellule staminali dei bulbi piliferi.
La novità in tema è rappresentata dalla possibilità di produrre nello studio medico, attraverso un’inedita metodica a circuito ottico dotata di un lettore ottico, un plasma che concentra in una minima quantità un numero altissimo di piastrine senza altre componenti. Queste rende il trattamento molto più efficace rispetto a quello classico che prevede l’uso di un plasma preparato in provetta.
Il PRP può essere eseguito due volte l’anno e come mantenimento si può prevedere una seduta al mese di hair filler. Ma come agisce il PRP? «E’ stato dimostrato che numerosi casi di calvizie sono dovuti per esempio ad una fase di addormentamento delle cellule staminali contenute nei follicoli piliferi» spiega l’esperto. «I fattori di crescita contenuti all'interno delle piastrine, tra i molteplici effetti, riescono a regolamentare questi cicli e migliorare la vitalità dei bulbi piliferi». La seduta dura circa mezz’ora e gli effetti sono visibili nell’arco di un mese. Ideali sono due sedute a cadenza mensile da ripetere a ogni cambio di stagione.