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Dieta chetogenica nel cane? È una terapia

Salute e animali

Sanihelp.it – L’epilessia è una malattia neurologica cronica il cui sintomo principale sono le crisi convulsive con perdita di coscienza. 
Di solito non c’è una causa scatenante e si parla quindi di epilessia idiopatica, patologia che compare in genere in cani giovani, tra i 6 mesi e i 3 anni.


La crisi epilettica è una manifestazione clinica di un’eccessiva attività delle cellule nervose nella corteccia cerebrale: lo stato di eccitazione prevale sull’inibizione, portando alla produzione di una scarica elettrica incontrollata nel cervello. 

L’epilessia è frequente nel cane e costituisce una condizione particolarmente stressante dal punto di vista psicologico per il proprietario che deve assistere alle crisi.

Pochi secondi arrivano a sembrare ore interminabili guardando il proprio animale che sembra soffrire tremendamente; ci si sente impotenti, spaventati e attoniti di fronte a qualcosa che scuote con così tanta violenza il cane. Nonostante questi sentimenti è fondamentale mantenere la calma e cercare di annotare mentalmente tutto ciò che può essere utile riferire al veterinario: la durata della crisi, il comportamento del cane ed eventuali sintomi.

La terapia è farmacologica e si basa sull’utilizzo di potassio bromuro, fenobarbitale e levetiracetam, medicinali anticonvulsivanti.

Negli ultimi anni ha acquisito maggiore importanza anche l’alimentazione del cane, in particolare per quanto riguarda i benefici dei chetoni nella gestione dell’epilessia.

La dieta chetogenica è un regime dietetico che mira a mimare la fase di digiuno, inducendo la produzione di corpi chetonici, che vengono utilizzati come fonte di energia, al posto dello zucchero. 


Il cane epilettico può essere alimentato con cibi ad alto tenore proteico, ridotto contenuto di grassi e zuccheri, e integrazione con acidi grassi a media catena, mct, contenuti nell’olio di cocco, e acidi grassi omega 3, contenuti per esempio nell’olio di salmone, vitamine E e C, nutrienti che hanno azione anticonvulsivante e antiossidante.

Sempre meglio, comunque, evitare il fai da te e rivolgersi a un veterinario nutrizionista.

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